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Una carezza, un cappottino e il veterinario gratis: i volontari che curano i cani dei clochard

Così i volontari di "Save the dogs" si prendono cura dei cani dei senzatetto

Dago ha quattro anni e mezzo, scodinzola, lecca di continuo le mani delle due ragazze che gli hanno portato da mangiare e un cappottino per stare al caldo e corre qua e là sotto i portici a due passi dalla Darsena. Nerone è un po' più grande, è tutto nero - e non potrebbe essere altrimenti - e si affaccia con la testolina da quella tenda sistemata sul marciapiedi in Gallera Passarella per salutare le due "ospiti". Briciola, invece, ha otto anni, dorme su un cuscino accanto al suo "papà" in una galleria di corso Vittorio Emanuele e si lascia sistemare la copertina addosso. 

Le mani che danno conforto ai cuccioli sono quelle di Sara Cea, istruttrice cinofila in riabilitazione comportamentale e classi di socializzazione, e di Sara Turetta, ex pubblicitaria e fondatrice e presidentessa di "Save the dogs and other animals", associazione che difende e tutela i diritti degli animali. L'ultima iniziativa del gruppo è "amici di strada, compagni di vita", una campagna che si pone l'obiettivo di fornire assistenza agli amici a quattro zampe dei senzatetto, che spesso hanno nel loro animale l'unico vero compagno di vita.

Così, due volte al mese - l'ultima giovedì - i volontari di "Save the dogs" girano per Milano per regalare ai cuccioli e ai loro padroni un vero e proprio kit, che comprende il cappottino in inverno e gli antiparassitari in estate oltre a ciotola, guinzaglio, cibo e un set di primo soccorso. Inoltre, per chi ne ha bisogno Sara, le sue collaboratrici e i suoi collaboratori offrono anche assistenza medica gratuita. E per loro il grazie più grande sono le coccole di quei cagnolini di cui si prendono cura senza chiedere nulla in cambio. 

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