Cartello con insulti shock al disabile dopo la multa: l'autista incastrato da questo video
Uno paio di sguardi rapidi per osservare che non ci sia nessuno nei paraggi. Poi, il gesto veloce per lasciare lì il suo ignobile pensiero e la rapida fuga, convinto di non essere stato visto da nessuno. Purtroppo per lui, però, a immortalare la sua azione ci hanno pensato le telecamere di sicurezza del parcheggio, a cui il suo volto non è sfuggito.
È stato identificato dalla polizia di Milano l’uomo che la sera del 18 agosto scorso ha lasciato nei sotterranei del centro commerciale Carosello di Carugate un cartello colmo di odio e disprezzo verso i disabili.
Si tratta - anche se il suo nome non è stato divulgato - di un quarantenne brianzolo, incensurato e laureato, che non sarebbe residente a Carugate.
A causare la rabbia dell’automobilista una multa da sessanta euro presa proprio per aver parcheggiato l'auto nello spazio riservato ai disabili e la convinzione - errata - che ad avvertire i vigili della contravvenzione fosse stato proprio un disabile.
"A te handiccappato - si leggeva sul foglio, con tanto di orrore ortografico - che ieri hai chiamato i vigili per non fare due metri in più vorrei dirti questo. A me 60 euro non cambiano nulla, ma tu rimani sempre un povero handiccappato - altro errore -. Sono contento che ti sia capitata questa disgrazia".
Nelle immagini in possesso della procura di Monza si vede chiaramente un uomo con bermuda neri e maglietta gialla che si avvicina al punto in cui è stato ritrovato il cartello, lascia qualcosa e va via.
Nel video si scorge il volto dell'automobilista e la polizia - lo stesso Questore di Milano, Marcello Cardona, aveva subito chiesto alle Volanti di intervenire - è così riuscita a identificarlo.
Le sue generalità sono state trasmesse alla procura e l’uomo, dopo la querela presentata dall’associazione Lega per i diritti delle persone con disabilità, con ogni probabilità sarà denunciato per “diffamazione aggravata”.
Inoltre, ulteriore “beffa” in una storia ignobile, la multa - ha chiarito la Questura di Milano - “era stata elevata per un controllo autonomo da parte della Polizia Locale di Carugate”, che quindi non era stata avvisata da nessuno.