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Lavoratori Ceme, in arrivo quasi 100 licenziamenti nel Milanese. Si tenta accordo

Si è svolto nella mattinata di giovedì 3 agosto presso la sede Arilf l'ennesimo incontro tra i sindacati e i rappresentanti della Ceme che dallo scorso 5 giugno ha avviato la procedura per la chiusura dello stabilimento di Carugate. Coinvolte 97 persone, dal prossimo 21 agosto se non si troverà un accordo scatteranno i licenziamenti.

Le parti sembrano ancora molto distanti, l'azienda vuole prima licenziare e poi eventualmente ricollocare presso terzisti e presso altre sue sedi. Per i sindacati è una proposta inaccettabile. Fiom Cgil e Fiom Cisl chiedono innanzitutto che il trasferimento dei lavoratori presso lo stabilimento di Trivolzio sia su base volontaria.

Nel caso, poi, di un passaggio, sempre volontario, dei lavoratori ad aziende terze i sindacati chiedono di poter avere, finalmente, i nomi e tutte le informazioni da tempo richieste e soprattutto la certezza dell’assunzione prima del licenziamento con precise garanzie normative e contrattuali. Infine - concludono Cgil e Cisl - gli incentivi che Ceme dichiara di voler mettere sul piatto devono essere chiare per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di poter decidere autonomamente se accettare l’esodo oppure no.

Nella giornata del 4 agsto è arrivata poi una precisazione di Ceme, second cui "i termini contrattuali proposti dai terzisti coinvolti sono chiari tanto che già 14 lavoratori hanno deciso di accettare la proposta. La proposta economica da parte di Ceme per tutti i lavoratori senza ricollocazione è altresì chiara e si traduce in un ammontare di 15.000 euro. Infine, vsta l'adesione all'offerta e il ricollocamento dei 14 lavoratori sopra indicati, il numero totale dei lavoratori coinvolti è sceso da 97 a 83".

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