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Il corteo degli studenti contro il razzismo e la repressione: "Vogliamo una società diversa. E una buona scuola"

C'erano i collettivi, i ragazzi, la Rete Studenti Milano, il Collettivo Politico Manzoni, il Casc Labrate. C'erano quelli che hanno sempre lottato per chiedere una scuola diversa. A neanche un mese dall'inizio delle lezioni, gli studenti sono già in piazza.

Un lungo corteo ha attraversato le vie di Milano tra bandiere, striscioni e tanti slogan per dire “no” alle politiche di questo governo, alla repressione, al razzismo, allo sgombero degli spazi occupati. Preso di mira il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini duramente contestato per il modo con cui continua a gestire la questione immigrazione.

E poi le risorse, le risorse che mancano o che vengono utilizzate per settori che gli studenti ritengono secondari rispetto alle esigenze di una scuola che mostra tutte le sue lacune. Non sono mancate azioni di protesta plateale verso un sistema che, sottolineano i ragazzi, lascia fuori intere generazioni, che non garantisce un futuro certo, che chiude le porte ai sogni di tanti di loro. Sarà un autunno caldo, lo hanno promesso, chiamando a raccolta l’intera cittadinanza.

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