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"Io, musicista, diventato rider per 4 euro l'ora a Milano"

Prima della pandemia era diplomato in contrabbasso e viveva di musica con il suo "Bolla trio", ma a causa del Coronavirus non può suonare e per vivere si è dato alle consegne a domicilio

Niccolò, in arte "Bolla", è un musicista milanese di 35 anni che prima della pandemia viveva della sua arte facendo concerti con il suo "Bolla trio". A causa del Covid-19, tuttavia, tutte le sue date sono state cancellate e così per vivere ha dovuto iniziare a fare il rider del food delivery.

"È bastato poco per accorgermi che per riuscire ad andare avanti dovevo iniziare a fare altro - racconta Niccolò - Vivere di musica è bellissimo, ma in una situazione come quella della pandemia mostra tutti i suoi lati negativi. Purtoppo quelli come me non sono considerati musicisti di mestiere. In Italia per esserlo c'è una burocrazia tremenda e vivere di musica è molto difficile anche economicamente".

"Quando ho visto che tutte le date del mio trio venivano cancellate - continua Bolla - ho deciso di mettermi a fare il rider. Anche questa è una vita dura. Da un certo punto di vista io sono stato fortunato perché ho iniziato in un periodo in cui le strade sono deserte, ma immagino come possa essere la vita di chi lo fa sempre, tra rischio di farsi investire e salari molto bassi. Anche i riders sono stati dei lavoratori come tanti altri durante questa crisi, hanno persino contribuito a far lavorare i pochi cuochi e pizzerie che facevano il cibo d'asporto. Andrebbero riconosciuti i loro diritti del lavoro, come del resto ai musicisti".

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