Rho (Milano), la battaglia dei Disabili Pirata per l'ascensore in stazione: "Riparato dopo 7 anni". Video
Il gruppo di attivisti per l'eliminazione delle barriere architettoniche è stato ingaggiato dal Comune come consulente per un piano straordinario sull'accessibilità
Dopo aver scorrazzato per le strade di Milano e Roma, evidenziando i limiti del trasporto pubblico e dell'accessibilità per le persone in carrozzina, Andrey Chaykin e i suoi 'Disabili Pirata' ci portano nel comune di Rho, alle porte del capoluogo lombardo, dove dopo 7 anni di lotte e proteste hanno finalmente ottenuto un'importante vittoria: la riparazione dell'ascensore per disabili e la posa di una rampa a norma di legge per le sedie a rotelle.
I Disabili Pirata consulenti del Comune di Rho
In seguito a questo episodio i Pirati sono stati ingaggiati come consulenti dal Comune, e insieme all'assessore ai Lavori Pubblici, Maria Rita Vergani, hanno iniziato un lavoro di studio che porterà alla stesura di un piano straordinario per l'eliminazione delle barriere architettoniche in città, il Peba.
"Tutto nasce da un post che ho scritto su Facebook dopo essere caduto dalla carrozzina per colpa della precedente rampa davanti alla stazione di Rho - racconta Andrey - Alla fine della discesa c'era un gradino e mi sono trovato a cadere di ginocchia perché il dislivello era troppo. Così ho scritto al Comune e a RFI dicendo loro che se il livello dei lavori pubblici è questo, tanto valeva che venissi io con una cazzuola e del cemento a presa rapida per fare un lavoro come si deve".
I tecnici del Comune in strada sulla carrozzina
"Fortunatamente il Comune ha ascoltato le mie ragioni - continua il disabile pirata - e oggi, non solo abbiamo finalmente una nuova rampa e un'ascensore funzionante (era fermo da 7 anni), ma siamo anche diventati consulenti dell'Amministrazione per ideare un piano che elimini le molte barriere che una persona in carrozzina deve superare per le vie della città. Inizieremo con il percorso che va dalla stazione al nuovo teatro, portando i tecnici del Comune a fare un giro per strada seduti sulle nostre sedie a rotelle. Solo in questo modo ci si può davvero rendere conto di quanto le barriere architettoniche siano un problema serio e reale nella vita di moltissime persone".
