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Falsi green pass su Telegram: così la banda "spacciava" le certificazioni contraffatte

Gli agenti della Polizia Postale di Milano e Bari hanno rintracciato 4 persone (di cui 2 minorenni) che vendevano i lasciapassare a un prezzo compreso tra i 150 e i 500 euro

Vendevano green pass fasulli attraverso gruppi Telegram facendosi pagare in cripto valute e buoni acquisto di piattaforme per lo shopping online. Nei guai 4 persone (di cui 2 minorenni) identificate dalla Polizia Postale di Milano e Bari e che ora sono indagate per i reati di truffa e falso.

I quattro, stando a quanto riscontrato dagli investigatori, gestivano diversi canali della piattaforma di instant messaging sui quali vendevano i falsi green pass a un prezzo che variava dai 150 ai 500 euro, il tutto garantendo il totale anonimato. L’acquisto di lasciapassare fasulli, spiega in una nota la Polizia Postale, oltre che oggetto di reato, è del tutto inutile ai fini dell’ingresso in luoghi che necessitano il green pass poiché l’app di controllo del documento riconosce i QR code che non sono stati generati direttamente dal ministero dell’Interno. 

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