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Milano, il fumo nero della ditta finisce nelle case delle famiglie: "L’aria fa schifo". Video

Sono stanchi, arrabbiati, gli abitanti dei condomini al 123 di via Savona, in zona Giambellino, che da oltre due settimane portano avanti una lotta contro Equinix, una multinazionale proprietaria di un data center che si trova proprio accanto alle loro abitazioni, al civico 125. 

"Qui l'aria fa schifo, siamo preoccupati"

I problemi, stando a quanto raccontano, iniziano a metà ottobre, quando tra le abitazioni compaiono nuvole di fumo nero e maleodorante, che arrivavano proprio dal cortile della ditta che ospita server e materiale informatico e che sta installando un nuovo generatore per garantire l'alimentazione elettrica in caso di problemi o blackout.  

Per testare il nuovo gruppo elettrogeno - questa la teoria della società - sono necessarie delle prove, che "costringono" gli addetti ad accendere e spegnere il macchinario più volte, causando proprio le "nuvole" nere.

"Le fumate avvengono sia la mattina tra le 10 e le 12, sia nel pomeriggio tra le 15 e le 19 - racconta Elisa a MilanoToday -. Si sente odore in casa, si sente puzza di pneumatico bruciato. C'è un fumo nero allucinante, che brucia la gola. Siamo preoccupati - il suo sfogo -, anche perché oltre alle case qui c'è anche un parco giochi per bimbi e l'aria fa schifo". 

Le emissioni, secondo la denuncia degli abitanti, vanno avanti dal lunedì al sabato, più volte al giorno. E quella denuncia i residenti l'hanno messa nero su bianco il 25 ottobre con un esposto presentato al comune di Milano e all'Arpa. "Si chiede - scrive l'amministratore dello stabile - la verifica dei rumori, degli odori e dei fumi prodotti dalla società Equinix. Inoltre - si chiude la lettera - si informa che i fatti sono già stati denunciati alla polizia locale". 

"Chiediamo scusa, ma siamo un'azienda virtuosa"

"Ci sono tante esagerazioni nate da un problema di comunicazione - spiega Emmanuel Becker, Managing Director di Equinix Italia, a MilanoToday -. Da due anni abbiamo acquisito il data center di via Savona, dove abbiamo servizi critici, fondamentali". 

"Dato che siamo un'azienda che ci tiene molto a essere rispettosa dell'ambiente, subito dopo l'acquisizione abbiamo iniziato dei lavori per garantire un migliore efficientamento e per garantire minore impatto acustico e di inquinamento". Proprio in queste migliorie rientra l'installazione del nuovo generatore che tanto sta facendo arrabbiare i residenti. "Sono gruppi di continuità di ultima generazione, che rispettano dei limiti ancora più severi di quelli imposti dalla normativa italiana e Arpa ci ha confermato che i dati dei rilevamenti sono tutti sotto le soglie massime", assicura Becker. 

"Quando si mette in moto un motore diesel - come quello del generatore - è inevitabile che bruci residui di combustibile, ma non c'è nulla di inquinante e il nostro arriva in 12 secondi a una temperatura di 90 gradi", momento in cui il generatore non emette più fumo. "Sì, è vero - ammette senza negare il managing director di Equinix -, fa fumo e c'è puzza, ma solo durante questi dodici secondi e soprattutto è un gruppo che entra in funzione soltanto in caso di emergenza". Quindi, a prove terminate - i test dovevano finire sabato ma in realtà sembra che anche mercoledì ci siano state delle "fumate" - le emissioni dovrebbero terminare.  

C'è un'altra cosa, però, per cui Equinix si sente di chiedere scusa. "Quello che mi dispiace è che non abbiamo comunicato direttamente coi vicini e questo è un mea culpa che faccio - dice Becker -. E se un giorno dovesse succedere di nuovo qualcosa di simile avvertiremo direttamente i residenti". 
 

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