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L'8 marzo, a Milano sei murales con donne ribelli. Ecco dove sono

‘L’artivista’ Cristina Donati Meyr ha colpito ancora, e questa volta lo ha fatto con sei opere dedicate a donne che in passato si sono ribellate alle repressioni e hanno lottato per i propri diritti, in Europa e nel mondo.

In una nota sul suo profilo Facebook, l’artista ha però spiegato che l'idea di realizzazione questi murales, intitolati, è nata in risposta alle mille iniziative in vista dell’8 marzo: “data trasformata in patetica ricorrenza e sminuita da giornata di lotta in ‘festa commerciale’, paragonata a quella del cane o del gatto”. 

I sei dipinti sono stati affissi sulle mura esterne del Mudec in Via Tortona, sul muro di un ponte lungo il Naviglio Grande, in piazza Leonardo da Vinci, nei pressi del Politecnico, in Piazza Cairoli, sulle mura del liceo linguistico 'Virgilio'.

Chi sono le protagoniste

Leisha Evans, 28 anni (Usa), che protestò contro gli episodi di violenza della polizia; Lucie Myslíková, 16 anni (Repubblica Ceca), che scese in piazza a manifestare durante la marcia di estrema destra a Brno; Saffiyah Khan, 24 anni (Regno Unito) che intervenne per difendere una donna che indossava l'hijab presa di mira da alcuni membri della English Defence League, movimento politico anti Islam; Tess Asplund, 42 anni (Svezia), che protestò con freddezza e coraggio in un corteo 300 neo-nazisti; Jan Rose Kasmir, 17 anni (Usa)  studentessa che diventò simbolo nel 1967 durante la protesta di migliaia di persone al Pentagono contro la guerra in Vietnam; Danuta Danielsson, 38 anni (Svezia) che nel corso di un corteo del Partito del Reich Nordico picchiò con una borsa un giovane neonazista.

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