Riaprono i musei di Milano, Del Corno: "Dobbiamo fare in modo che non ci siano altre chiusure". Video
L'assessore alla Cultura fa il "grand tour" dei musei comunali che hanno riaperto al pubblico dopo il lungo lockdown: "Ho chiesto al governo di riaprirli anche nei giorni festivi"
"Ho scritto personalmente al governo per fare due richieste: che riaprano anche nei giorni festivi e che questa riapertura non sia reversibile, che non ci siano cioè altre chiusure". A dirlo è l'assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno, che martedì 9 febbraio ha visitato i musei comunali nel primo giorno di riapertura dopo il lungo lockdown imposto dal Covid.
Una riapertura, quella delle pinacoteche e delle sale espositive, che i milanesi hanno accolto con entusiasmo, tanto che a Brera, proprio nel primo giorno di ripartenza, si è registrato il sold out di prenotazioni. Code sin dal mattino anche a Palazzo Reale e al Museo del '900, come anche al Castello Sforzesco, dove ha riaperto la mostra "Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano".
"Le chiusure sono comprensibili ed erano necessarie, ma i musei ci sono comunque mancati", spiegano i primi ospiti al Castello. Ad accoglierli all'ingresso c'è il Soprintendente della dimora storica della famiglia Sforza, Claudio Salsi. "Certo il lockdown ha pesato anche per i musei, ma in un senso diverso - racconta Salsi - La nostra maggiore perdita è stato il turismo, che ogni anno portava nei musei migliaia di persone. Abbiamo dovuto reinventare il modo di proporci al pubblico, e da questo punto di vista restare chiusi è stato uno stimolo per trovare nuove forme di fruizione".
"Il venir meno del grande pubblico derivante dal turismo dev'essere un'occasione per ripensare la cultura all'interno di un discorso di 'prossimità' - spiega Del Corno - Ci sono molti lughi storici della città che non sono conosciuti. In tempo di emergenza dobbiamo valorizzare questo patrimonio, offrendo comunque un turismo di qualità, sostenibile e rispettoso delle norme".