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No Green pass, la "Resilienza" dei negozianti: "A causa dei cortei perdiamo incassi ogni sabato"

Secondo le stime delle associazioni di categoria, in 16 weekend di manifestazioni gli esercenti di Milano avrebbero perso circa 10 milioni di fatturato

Alcuni abbassano la serranda, altri restano sulla soglia d'ingresso del negozio ad aspettare perplessi che il corteo dei No Green pass liberi la strada. C'è preoccupazione e malumore tra i commercianti di Milano, ormai da 16 sabati consecutivi "ostaggio" delle manifestazioni No vax che, puntualmente, paralizzano il centro città, come avvenuto ieri (sabato 6 novembre, ndr) in corso di Porta Romana.

"Io abbasso la serranda perché l'ultima volta mi hanno danneggiato la vetrina e ho speso 6mila euro per ripararla", racconta il titolare di un negozio. "Per il lavoro a noi ci danneggia, non è la prima volta. Qua ogni sabato c'è una manifestazione e il lavoro purtroppo ne risente. Dobbiamo lavorare anche noi", racconta invece una signora prima di chiudere a chiave il negozio.

"Siamo qua, aperti senza poter lavorare. Per noi è una rovina", spiega qualche vetrina più in là una coppia di anziane panettiere, che durante l'intervista viene però interrotta da un manifestante No Green pass. "Eh, ma signora, guardi che mezz'oretta e il corteo passa eh! Non penso che in mezz'ora lei faccia l'incasso. La saluto, buon lavoro. Auguri", dice beffardamente il No vax senza nemmeno dar loro possibilità di ribattere. "Vede, è un prepotente - commenta rassegnata una delle due signore - Almeno stai qui ad ascoltare cosa c'ho da dire. E poi mezz'ora cosa vuol dire? La gente ha paura e ormai si è chiusa in casa, non è che passato il corteo poi esce per venire dal panettiere...".

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