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Ritorna il Palalido in città con più di 5 mila posti: "Sarà la casa della pallavolo"

Era stato chiuso per problemi di amianto nel 2010, ma dopo nove anni l’impianto sportivo di piazzale Stuparich ritornerà in vita.

Palalido di Milano, proseguono i lavori (foto Amoruso)

I lavori di ristrutturazione termineranno ufficialmente a fine aprile. A maggio si proseguirà con i collaudi, in vista della prima manifestazione sportiva: nel weekend del 21-22-23 giugno, infatti, sarà la Volleyball Nations League, l’ex World League di pallavolo, a inaugurare il nuovo Palalido, che si chiamerà Allianz Cloud

«È stato un percorso lungo e sofferto - ha dichiarato l’assessore allo Sport Roberta Guaineri - ma siamo contenti, finalmente i milanesi e non solo avranno la possibilità di vivere lo sport in centro a Milano». La nuova struttura, costata al Comune di Milano 18 milioni di euro, avrà poco più di 5 mila posti (con tribune smontabili e modulari e capienza variabile) e sarà attrezzata per ospitare non solo manifestazioni sportive, ma anche concerti, eventi e convention.

Il progetto è stato particolarmente attento all'accessibilità nel senso più ampio del termine, in modo che la partecipazione all'evento sia ottimale per ogni categoria di fruitori dell'impianto: spettatori e atleti con disabilità, giornalisti, giudici di gara e così via. Per questo sono stati realizzati percorsi tattilo-plantari, mappe tattili, segnaletica tattile-visiva-testuale-simbolica, spogliatoi accessibili e altro ancora.

Le tribune smontabili possono ospitare da 5.056 a 5.138 persone, e parallelamente può variare la larghezza del parterre in cemento. 124 proiettori a led garantiscono l'illuminazione del campo gioco. L'impianto (che sarà climatizzato in ogni stagione dell'anno) ha una superficie totale di oltre 4.600 metri quadrati. Molti i servizi accessori, tra cui un'area hospitality per un totale di 220 metri quadrati, una sala stampa con 22 postazioni, la tribuna giornalisti (28 posti), 3 punti bar, 20 bagni, 6 spogliatoi, 2 infermierie, un locale antidoping e la connessione wifi.

Palalido, la storia dei primi 50 anni

L'impianto di piazzale Stuparich fu battezzato a dicembre 1960 con una "superclassica" di pallacanestro: Milano-Varese (vinsero i varesini). I primi anni sono dedicati anche al catch wrestling e al tennis, mentre i concerti arrivano dopo il '68. Negli annali quello dei Rolling Stones (1970) o di Lou Reed (1975), ma quello più famoso di tutti è senz'altro quello di Francesco De Gregori nel 1976, quando il cantautore subì un vero e proprio "processo" da parte di una cinquantina di spettatori di estrema sinistra che lo "sequestrano" e lo costringono ad ascoltare accuse e insulti sul palco. De Gregori non cantò in pubblico per tre anni.

Negli anni '80, con il "dominio" milanese in campionato, il Palalido diventa il regno italiano del basket, ma frattanto si apre anche alla pallavolo e ai grandi eventi, come una lezione del Dalai Lama. Ma non si può non citare ancora il tennis perché, nel 2001, fu al Palalido che il 19enne Roger Federer vinse il suo primo torneo. Per poi diventare uno dei più grandi tennisti di ogni tempo.

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