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Milano, i lavoratori di Zara ancora sul piede di guerra: "La nostra paga non si taglia"

Nuova manifestazione dei magazzinieri e degli operatori del reparto logistica davanti al negozio della nota griffe di moda: "Aspettavamo un nuovo contratto e invece continuano a temporeggiare"

"Avevano detto che avremmo firmato un nuovo contratto per tornare di nuovo al lavoro, e invece continuano a temporeggiare, non capiamo per quale motivo". Nuova protesta dei lavoratori del comparto logistica di Zara, il marchio di abbigliamento e accessori di proprietà del gruppo spagnolo Inditex già al centro di un sit-in lo scorso 11 febbraio a Milano.

"La realtà è che non ci vogliono rinnovare il contratto", spiegano i lavoratori che si occupano del trasporto merci e dellla gestione del magazzino per la griffe di moda, che martedì 2 giugno (in concomitanza con la Festa della Repubblica) hanno nuovamente manifestato davanti alla sede milanese di corso Vittorio Emanuele II per chiedere chiarezza sul proprio futuro. "Ci sono più di 200 addetti al trasporto e scarico merci che sono stati lasciati a casa - continuano i manifestanti - L'azienda dice che non c'è lavoro, ma in realtà le nostre mansioni sono state affidate ai dipendenti del negozio. Zara ha sfruttato l'epidemia di Coronavirus per mettere questi lavoratori in cassa integrazione fino a ottobre, dopodiché resteranno senza stipendio".

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