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Nel giorno della Festa dei lavoratori, protestano gli insegnanti diplomati: "Siamo a rischio licenziamento"

Nel lungo e partecipato corteo della Festa dei lavoratori che si è tenuto a Milano martedì 1 maggio, hanno manifestato anche gli insegnanti a rischio licenziamento, i maestri diplomati magistrali che ormai da tempo tentano di far sentire la loro voce tra cortei, manifestazioni e proteste.

Sono gli insegnanti della scuola primaria, che dopo la recente sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato rischiano il posto di lavoro. Questo perché, sconfessando le sue stesse precedenti sentenze, il Consiglio a metà dicembre ha deciso che gli insegnanti in possesso di un diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 non potranno essere inseriti nella graduatoria ad esaurimento, quella che consente poi l’accesso al ruolo, ma soltanto nelle graduatorie di istituto, quelle utilizzate per le supplenze annuali e temporanee.

In tutto questo a rimetterci rischiano di essere i bambini e più in generale il sistema della scuola pubblica. Gli insegnanti, a parte la questione dei titoli e della laurea, chi l’ha conseguita dopo o chi ha comunque approfondito gli studi autonomamente, gli insegnanti, dicevamo, hanno senza dubbio retto le sorti di un sistema spesso vicino al collasso. Supplenze di un’ora, di un giorno o anche di un anno scolastico, ma sempre e solo precarietà. Per 15 anni, per 20 anni e anche di più.

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