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Il sangue in sala, il neon bruciato nel box: il video dei rilievi nella casa in cui è stata uccisa Giulia

Le immagini dei sopralluoghi dei carabinieri nella casa di via Novella a Senago e nel box e nella cantina

"A caccia" di tracce. Ecco le immagini dei rilievi compiuti martedì mattina nel box, nella cantina e nella casa di via Novella a Senago in cui vivevano Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne che ha confessato di aver ucciso la sua compagna 29enne - incinta al settimo mese - dopo che lei aveva scoperto la sua seconda vita con una collega 23enne. 

I riscontri trovati durante il sopralluogo degli specialisti della sezione investigazioni scientifiche, stando a quanto filtra da via della Moscova, sono positivi, con tracce di sangue isolate sul pavimento della sala, sul muro della stessa sala - dove sarebbe avvenuto l'omicidio - e in cucina. I militari hanno sequestrato all'interno dell'appartamento proprio il ceppo con i coltelli indicato dal killer, una bottiglia di benzina - la stessa che potrebbe aver usato nel tentativo di bruciare il corpo - e del veleno per topi, un ritrovamento sinistro perché giorni prima dell'omicidio il 30enne avrebbe fatto delle ricerche online per verificare gli effetti proprio del veleno sugli esseri umani. 

Nella vasca da bagno sono stati raccolti dei tamponi - che saranno analizzati dai Ris - su un alone che apparentemente potrebbe essere ricollegabile al tentativo di disfarsi del cadavere bruciandolo. "Positività" sono state riscontrate anche nella cantina - dove sono state isolate tracce del passaggio del corpo - e nel box. Nel garage, dove erano custoditi un motorino, un triciclo, e una bicicletta con un sellino per bimbi, c'era infatti un neon con la plastica di copertura sciolta, che potrebbe essere bruciata proprio durante il tentativo del killer di ardere il corpo di Giulia. 

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