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Tanti saluti romani, poco distanziamento sociale: così l'estrema destra ha ricordato Ramelli

La manifestazione, autorizzata dalla questura, si è svolta in via Paladini a Milano nella serata di giovedì 29 aprile. Presenti diversi esponenti dell'estrema destra italiana

Circa ottocento braccia si sono tese in via Paladini a Milano nella serata di giovedì 29 aprile per commemorare Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù aggredito e ucciso da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia nel 1975.

Al richiamo "Camerata Sergio Ramelli", hanno risposto tutti in coro facendo il saluto romano e urlando ad una voce: "Presente". Per tre volte consecutive. Alla manifestazione erano presenti esponenti di Casapound (tra cui Gianluca Iannone), Lealtà Azione, Rete dei Patrioti e della Lega (tra questi presente il consigliere regionale Max Bastoni), ma anche l'editore di Altaforte Francesco Polacchi, Carlo Fidanza e Paola Frassinetti di Fratelli d'Italia.

Durante la manifestazione, autorizzata in forma statica dalla Questura, non si sono registrati momenti di tensione. Durante la commemorazione non è stato rispettato alla lettera il distanziamento sociale imposto dalle norme anticovid e diversi partecipanti non indossavano la mascherina. Erano presenti carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa, oltre agenti della Digos.

Nel pomeriggio di giovedì anche il sindaco Sala (senza fascia tricolore) e diversi altri esponenti del mondo politico hanno ricordato Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi.

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