rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024

Il tetraplegico senza infermiere perché non arrivano soldi dalla Regione

Pierpaolo è un cittadino milanese che necessita di assistenza 24/7 e che ha diritto a un contributo sanitario regionale, che però non è sufficiente per stipendiare gli operatori sanitari dei quali avrebbe bisogno

Pierpaolo Scabbiolo è un milanese di 53 anni che necessita di assistenza infermieristica costante. A causa di un'infezione post operatoria è rimasto tetraplegico e oggi vive in un letto dentro un appartamento del quartiere Vigentino. La sua unica finestra sul mondo è un tablet collegato a 8 telecamere che riprendono l'esterno della sua casa, e ad assisterlo c'è un assistente familiare di nome Stefano, che lo segue ormai da 6 anni.

Scabbiolo, a causa delle sue condizioni, ha diritto all'erogazione di un contributo sanitario regionale, che tuttavia non è sufficiente a pagare i 3 infermieri (uno per il giorno, uno per la notte e uno per il weekend) che sarebbero necessari per accudirlo al meglio. E così Stefano, da semplice assistente familiare, si è dovuto reinventare infermiere, imparando a cambiare cateteri, a maneggiare l'ossigeno, la peg e tutti gli altri supporti medici che per Pierpaolo sono vitali.

"Non vedo eccellenza nella sanità lombarda quando si parla di malati gravi e gravissimi - spiega Pierpaolo -. Penso che molti si trovino nelle mie stesse condizioni, e questo perché la politica preferisce affidarsi alle cooperative private, dando loro soldi, invece che curarsi delle singole persone. Devo ringraziare l'affetto e l'amicizia di Stefano, che per spirito di dedizione ha imparato a fare quello che invece dovrebbe fare un operatore sanitario, pur con una paga modesta".

Video popolari

Il tetraplegico senza infermiere perché non arrivano soldi dalla Regione

MilanoToday è in caricamento