Un bottino di circa 2 milioni di euro vendenndo i dati personali di ignari utenti trafugati illecitamente dai database della Treccani, l'azienda produttrice della storica enciclopedia. A smascherare la banda è stata la guardia di finanza di Milano, che ha ricostruito il complesso sistema di scatole cinesi con cui il gruppo vendeva i preziosi dati all'estero.

Restano ancora da chiarire le modalità con le quali la banda sia riuscita a violare il database contenente i dati personali degli utenti Treccani, tra i quali anche numeri di telefono e indirizzi rivenduti aggirando le normative sulla tutela dei consumatori. Gli ideatori della frode sono stati identificati dalle fiamme gialle e segnalati al garante per la privacy.