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“Vivi a pieni polmoni”: al liceo Ettore Majorana di Rho studenti a scuola di prevenzione

Primo appuntamento educazionale di prevenzione sanitaria per la salute dei polmoni rivolto agli studenti del liceo, con l'intervento di specialisti del settore. Malattie respiratorie, rischi connessi al fumo e lotta alle dipendenze tra gli argomenti trattati. Un milione e mezzo in Italia i fumatori tra i 15 e i 24 anni. Il 33% dei quindicenni e il 40% degli studenti degli ultimi anni non sa fare a meno delle sigarette

Imparare a prendersi cura della salute del proprio respiro: questo l'obiettivo del progetto educazionale "Vivi a pieni polmoni", promosso dal Liceo Statale Ettore Majorana di Rho, in collaborazione con l'Associazione Italiana Pazienti BPCO Onlus - Sezione di Milano e con il sostegno di Novartis. Lunedì 27 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 12.30, gli studenti delle classi quarte incontreranno gli esperti per confrontarsi sui rischi connessi al fumo, sulle malattie respiratorie e sulla lotta alle dipendenze.

Ospiti dell'iniziativa il Dott. Pierachille Santus, Ricercatore dell'Università di Milano e Responsabile della Sezione di Pneumologia Riabilitativa della Fondazione Maugeri - Istituto Scientifico di Milano IRCCS, il Dott. Roberto Boffi, Responsabile del Centro Antifumo della Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, lo psicologo Renato Durello, Responsabile dell'Unità Operativa Interventi su Dipendenze e Patologie Correlate dell'ASL Milano 1, e Annamaria Tammone, Coordinatrice della Sezione di Milano dell'Associazione Italiana Pazienti BPCO Onlus. A loro il compito di trasmettere ai ragazzi un messaggio importante: quello del rispetto verso i propri polmoni, per vivere meglio e più intensamente.

"Il progetto 'Vivi a pieni polmoni' nasce dalla constatazione che il vizio della sigaretta è sempre più diffuso e precoce tra i giovani, tanto che possiamo parlare di una vera e propria 'epidemia da tabacco' che richiede un'azione profonda di educazione alla prevenzione ed alla consapevolezza dei rischi. - commenta la Preside Paola Molesini - Per questo motivo il Liceo Ettore Majorana ha deciso di coinvolgere degli specialisti del settore e di dare vita ad un'iniziativa che rappresenta anche un'importante occasione di collaborazione fra la scuola e diversi soggetti che operano nel campo della ricerca medico-scientifica e del sociale, uniti dalla condivisione di obiettivi comuni a favore della salute delle giovani generazioni".

"La diffusione delle patologie respiratorie è in rapido incremento in tutto il mondo. In particolare, alcune patologie - come la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) - che in passato erano appannaggio esclusivo di soggetti in età avanzata, negli ultimi anni registrano una crescente diffusione in soggetti più giovani. Ciò comporta lo sviluppo di disabilità che compromettono in maniera drammatica la qualità di vita dei pazienti. - dichiara Federico Bertocchi, Responsabile medico dell'area respiratoria in Novartis - Attualmente, nell'ambito delle patologie respiratorie, i bisogni insoddisfatti sono ancora molti: è per questo motivo che Novartis, a fianco di un ampio programma di sviluppo di farmaci innovativi per le malattie respiratorie, supporta e incoraggia iniziative come questa, volte alla diffusione della cultura della salute del respiro tra i più giovani".

Sono un milione e mezzo in Italia i fumatori tra i 15 e i 24 anni, ma la prima sigaretta viene accesa ancor più precocemente, tanto che ben 4 undicenni su 100 sono già baby-fumatori. Le percentuali aumentano vertiginosamente alle scuole superiori, dove il 33% dei quindicenni e il 40% degli studenti degli ultimi anni non sa fare a meno delle sigarette. Abitudini dannose come il fumo di tabacco, unite al crescente inquinamento atmosferico, sono tra i principali nemici della salute del respiro ed hanno portato negli ultimi anni ad una vera e propria 'emergenza polmoni', con un aumento esponenziale delle malattie respiratorie.

"Il fumo da tabacco ha un ruolo riconosciuto nella genesi di molte patologie, primo tra tutte il carcinoma polmonare, a cui si affiancano altri tipi di tumore, specialmente del cavo orale, e molte importanti patologie cardiovascolari e respiratorie. - spiega il Dott. Pierachille Santus, Ricercatore dell'Università di Milano e Responsabile della Sezione di Pneumologia Riabilitativa della Fondazione Maugeri - Istituto Scientifico di Milano IRCCS - Tra queste va ricordata in particolare la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), una patologia poco conosciuta ma che limita notevolmente la qualità di vita delle persone colpite perché provoca un'ostruzione persistente del flusso d'aria nei polmoni ed ha come causa principale proprio il vizio del fumo".

Tosse, presenza di catarro e mancanza di respiro (dispnea) sono i principali campanelli d'allarme della patologia, che porta progressivamente ad una minore tolleranza all'esercizio fisico, fino all'impossibilità di compiere le più comuni attività quotidiane. Sono circa 200 milioni le persone colpite da BPCO nel mondo - tra l'8 e il 12% della popolazione adulta in Italia - e secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2030 la patologia diventerà la terza causa di morte nel mondo.

"Il fumo è dannoso ad ogni età, - aggiunge il Dott. Roberto Boffi, Responsabile del Centro Antifumo della Fondazione IRCSS - Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - ma il rischio di sviluppare una patologia è strettamente correlato all'età in cui si inizia a fumare ed a quella in cui si riesce a smettere. L'adolescenza è un momento cruciale in cui tutto il corpo cambia, compresa la capacità polmonare, che si sviluppa fino ai 18 anni a patto però che si adottino degli stili di vita sani e che l'apparato respiratorio possa lavorare in modo adeguato. Non è dunque mai troppo presto per dare un taglio alla sigaretta: la nicotina induce infatti una dipendenza al tempo stesso fisica e psicologica, che è tanto più facile spezzare quanto prima si decide di smettere. Ed è importante anche evitare l'esposizione al fumo passivo".

Si calcola che ogni anno siano oltre 90.000 le morti per patologie correlate al fumo e che l'aspettativa di vita di un fumatore sia 10 anni inferiore a quella di un non fumatore, con una qualità della vita nettamente peggiore. Eppure bastano 30 minuti senza sigarette per normalizzare le pulsazioni e la pressione arteriosa, 8 ore per aumentare l'ossigeno nel sangue e ridurre il monossido di carbonio, 24 ore per diminuire il rischio cardiaco e 72 ore per migliorare la capacità polmonare.

"In seguito a questo primo incontro con gli esperti, - continua la Preside - gli studenti delle classi quarte saranno coinvolti in un percorso che li porterà a divenire essi stessi promotori di stili di vita corretti presso i ragazzi più giovani, attraverso la creazione di materiali multimediali con i quali veicolare questi messaggi di prevenzione agli studenti delle classi seconde".

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