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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Niguarda via Carlo Imbonati

Via Imbonati, due immigrati sono scesi dalla torre

Due degli immigrati che da circa 10 giorni stanno presidiando l'ex Torre Erba in segno di protesta contro la sanatoria del 2009 sarebbero scesi per motivi di salute. Gli altri 3 sono ancora lì. La Prefettura: "Terminare la protesta"

Due dei cinque immigrati che da una decina di giorni manifestano sopra l'ex torre della Carlo Erba, in via Imbonati, a Milano, contro la sanatoria del 2009 nella notte hanno abbandonato il presidio. Lo si è appreso dai sostenitori.

 "Sì, li abbiamo accolti noi, durante la notte - racconta Jorge Carazas, del Comitato Immigrati, il gruppo che dà supporto ai manifestanti e che oggi dovrebbe partecipare a un incontro in Prefettura - Si sono mischiati in mezzo a noi e se ne sono andati senza essere identificati. Poi li abbiamo fatti visitare da alcuni medici, perché non stavano molto bene. Per questo sono scesi, gli altri sono decisi a restare su".

Una delegazione del Comitato immigrati è stata ricevuta in Prefettura. I sostenitori della protesta hanno spiegato, ancora una volta, le ragioni degli immigrati rispetto alla sanatoria del 2009 e hanno consegnato un documento indirizzato al ministro Maroni.

"Ci hanno ricevuto mostrando disponibilità al dialogo, che qui, a differenza di Brescia, non é mai mancato - ha detto Jorge Carazas, del Comitato - ma, comprensione a parte, la Prefettura si è mantenuta ferma nella sua richiesta della necessità di terminare la protesta prima di esaminare qualunque situazione".

Per nulla disposto a trattare il presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Davide Boni (Lega), si augura che i due immigrati scesi dalla torre "siano stati identificati, verificando le loro generalità" perché "sarebbe gravissimo se dopo giorni di occupazione non autorizzata queste persone si sentissero in diritto di scendere e salire dalla torre a proprio piacimento, senza rendere conto alle forze dell'ordine e alle istituzioni che devono garantire il rispetto delle regole vigenti in questo Paese".

Secondo Boni "é comunque vergognoso che in questa vicenda, così come in quella di Brescia, vi siano associazioni, evidentemente politicizzate, che supportano queste proteste illegali, fomentando gli immigrati a proseguire in una protesta che di fatto vorrebbe la messa in regola dei clandestini presenti sul nostro territorio".

"Una richiesta inaccettabile, in quanto una nuova sanatoria - afferma Boni in una nota - metterebbe in ulteriore difficoltà il nostro Paese che, da un punto di vista occupazionale ed economico, non può certamente spalancare ulteriormente le proprie porte, mettendo in regola anche chi non dovrebbe neppure essere in Italia perché irregolare".
 

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