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Giovedì, 25 Aprile 2024
Baggio Quinto Romano / Via Sergio Tofano

La demolizione delle case popolari a Milano ovest

Giù tre torri gemelle. La ricostruzione dovrebbe partire entro un anno

Gru in azione in via Tofano, a Quinto Romano, dove è partita la demolizione di tre torri gemelle parte di un complesso di edilizia residenziale pubblica. La ricostruzione dovrebbe essare avviata entro l'anno.

Demolizione delle torri gemelle in via Tofano

Nonostante la recente data di costruzione, risalente al 1986, le torri negli ultimi anni  avevano presentato gravi problemi statici: una era già stata oggetto di un intervento complessivo di ristrutturazione e rinforzo, mentre per le altre due erano previsti da tempo lavori di demolizione e successiva ricostruzione. La prima parte, eseguita mediante un escavatore, si concluderà entro fine settembre, calcolando circa quattro settimane per la demolizione fino a terra di ciascuna torre, cui va aggiunto il tempo per i lavori delle porzioni interrate. "La seconda parte dell’intervento, ovvero la ricostruzione, prenderà avvio entro l’anno", assicura Palazzo Marino. 

“Sono molto contento che l’operazione sia finalmente partita - afferma l’assessore comunale alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. È stato un percorso lungo e travagliato, quello delle torri di via Tofano, che gli abitanti del quartiere attendevano da tempo e che finalmente è arrivato al traguardo finale. La soddisfazione, quindi, è grande, così come la volontà di trasformare un problema - per gli inquilini, per il quartiere e in ultima analisi per la città - in un’opportunità di sviluppo e di deciso miglioramento delle condizioni dell’abitare le case pubbliche a Milano”.  

L'obiettivo dell'amministrazione comunale è trasformare un complesso di case popolari molto problematico sotto i profili manutentivi e gestionali in uno esemplare dal punto di vista della sostenibilità ambientale, architettonica e sociale, incrementando la disponibilità di abitazioni di proprietà comunale, e realizzando anche alloggi destinati ad altre utenze ed altri usi, nell'ottica della diversificazione e dell'integrazione tra differenti tipologie di residenti e in generale di rigenerazione dell’intero quartiere. 

I due edifici, organizzati in 10 livelli fuori terra, prevedono la medesima composizione dei piani: con la ricostruzione, gli appartamenti passeranno dagli attuali 100 a 118 (59 per ogni edificio), tra cui una decina ai piani terra predisposti per persone con disabilità; a questi se ne aggiungono altri 7 tra alloggi a disposizione per residenze temporanee e spazi per uffici ed associazioni. Le soluzioni tecnologiche ed impiantistiche adottate permetteranno di avere un complesso edilizio ad alta efficienza energetica. Il costo complessivo dell’operazione è di circa 23 milioni, ripartiti tra cofinanziamenti ministeriale, regionale e a carico del Comune di Milano. La direzione lavori è affidata a Mm, che fa anche da stazione appaltante e coordina la sicurezza.  

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