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Ex Marchiondi, degrado senza fine. Pantaleo (Pd): "Non ci sono i soldi"

Il capogruppo del Pd in Zona 7 interviene sulla vicenda dell'istituto Marchiondi, che attende invano una riqualificazione da due anni

Torna a fare parlare di sé l'ex Istituto Marchiondi, dedicato all'educazione di ragazzi difficili, dal 1952 ubicato a Baggio in un edificio (importante esempio di neo-brutalismo) progettato dall'architetto Vittoriano Viganò, poi chiuso in seguito al mutamento dei riformatori.

Nel 2007 se ne occupò Vittorio Sgarbi, che fece una battaglia, vinta, per sottoporlo a vincolo architettonico. Era frattanto divenuto rifugio precario per disperati e senza-tetto.

Il Comune di Milano, a cui era stato ceduto, avrebbe dovuto utilizzarlo per attività educative, Ma dalla giunta Formentini ('93-'97) in avanti l'amministrazione non ha più trovato tempo e denaro per occuparsene. E' quanto denuncia Rosaria Pantaleo, capogruppo del Pd in Zona 7, che spiega a MilanoToday: "Una grande struttura, con 12mila mq di giardino, occupata negli anni con punte di trecento-quattrocento presenze, che hanno contribuito al degrado, e hanno impedito che venissero fatte perizie approfondite sull'immobile".

L'ultmo sgombero risale al 2009, da allora, secondo Pantaleo, promesse mancate. Ma quali? Ci spiega ancora Pantaleo: "Grazie ai fondi dei governi Prodi e Amato, doveva essere costituito un campus universitario. E poi, con Fondazione Cariplo e consorzio Sis (Sistema Imprese Sociali, n.d.r.), si dovevano creare attività legate alla coesione sociale del quartiere, cioè iniziative per adulti in difficoltà, per ragazze madri, per giovani, eccetera".

L'esponente del Pd si domanda quanto dovrà ancora aspettare il quartiere per vederlo risanato.

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