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Via libera al progetto di Italia Nostra per la cava Ongari

Parere positivo dalla commissione ambiente della zona 7, non senza defezioni. Dubbi soprattutto sull'inquinamento del sottosuolo. "E' la politica dei piccoli passi", ribatte il Pd

Via libera dalla commissione ambiente di zona 7 al progetto di Italia Nostra sulla riqualificazione della cava Ongari - Cerutti del Parco delle Cave. Scontato il "sì" dell'organo presieduto dall'esponente del Pd Ivano Grioni dopo una seduta ricca di riflessioni e piuttosto partecipata. E' stato inevitabile parlare non soltanto della cava in questione e delle aree limitrofe, degradate e teoricamente inagibili, ma anche (seppure senza scendere in troppi dettagli) di tutto il parco e del suo passato e futuro.

INQUINAMENTO - Un primo nodo riguarda il fatto che le cave sono state utilizzate in passato come vere e proprie discariche. Ciò fa pensare a gran parte dell'opposizione e anche ad Elena Tagliaferri (Idv) che sia necessario un rigoroso intervento di bonifica piuttosto che soltanto la riqualificazione proposta da Italia Nostra. Norma Iannacone (Pdl) ha proposto che il Comune si prenda carico, con il settore Bonifiche, di valutare la portata dell'inquinamento sotterraneo e che poi eventualmente subentri Italia Nostra, anche se ha precisato che "sicuramente bisogna iniziare da qualche parte, ad esempio mettendo in sicurezza impianti elettrici scoperti e togliendo dall'area i malavitosi".

PICCOLI PASSI - La "politica dei piccoli passi" è quindi la strada prescelta. In questo caso il "piccolo passo" è rendere fruibili 100mila mq di terreno (oltre ai circa 158mila mq di specchio d'acqua) che oggi sono vietati al passaggio delle persone ma risultano degradati e comunque utilizzati per bivacchi di vario tipo e, fino al recente passato, anche spaccio di droga. Laura Fabbri (Pd) ha espressamente parlato a favore di questo approccio. Impostazione contestata da Marco Bestetti (Pdl) che vedrebbe con maggior favore un impegno complessivo del Comune entro cui far rientrare il progetto di Italia Nostra. E il responsabile del settore verde del Comune ha sottolineato che la sola manutenzione del terreno, se fosse affidata all'attuale appaltatore del Comune, costerebbe 1,60 euro al metro quadro: molto più di quanto il Comune darà a Italia Nostra per fare anche qualcosa di più, cioè rendere fruibile l'area.

BANDO - Affidare i lavori a chi vince un bando piuttosto che per chiamata diretta: questa era l'idea di Manuel Filini (5 Stelle) e di Alessandro De Chirico (Pdl).. Paolo Conconi (5 Stelle) ha chiesto retoricamente per quale motivo ogni volta che si parla del Parco delle Cave emergano i progetti di Italia Nostra e non di altri. Su questo punto alla fine si è capito che a Italia Nostra sarebbero arrivate sollecitazioni informali, sia da parte di semplici cittadini sia da parte di alcuni funzionari del Comune, per presentare un progetto sulla cava Ongari.

Parco delle Cave: il progetto di Italia Nostra

IL PROGETTO IN SINTESI - Italia Nostra è intervenuta in commissione per illustrare la sua idea. Si tratta, ha precisato il responsabile Anderloni, "di presa in carico di un'area e non di un elenco di opere", per renderla fruibile al pubblico e contemporaneamente eliminarne il degrado. I punti principali toccati da Anderloni sono la messa in sicurezza di alcuni punti della cava con sponde ora troppo ripide e pericolose e il collegamento di tutte le aree fruibili tra loro, visto che ad esempio oggi da Quinto Romano non esiste un vero accesso al Parco delle Cave (se non un piccolo sentiero da sistemare) e dall'area Caldera non si può poi proseguire su altre aree. I lavori comporteranno poi la demolizione di alcune baracche e la rimozione di "ingenti quantità di rifiuti".

L'OPINIONE DEL COMUNE - Vigani, il responsabile del settore Verde, ha spiegato che il Comune intende rinunciare a progetti presentati in passato e procedere su una strada diversa. "Il Comune c'è - ha detto - e intende rimanerci per governare i processi all'interno del parco. Il comune già gestisce il parco con un direttore (Cesare Salvetat, n.d.r.) ma un conto è farlo da piazza del Duomo e un conto è che lo faccia Italia Nostra con la cascina poco distante". Lasciando, con questa affermazione, intravedere un futuro di Italia Nostra nella gestione complessiva del parco?

IL VOTO - Il parere è stato approvato con sei favorevoli: Giorcelli (Verdi), Crepaldi (Sinistra per Pisapia), la Fabbri, Grioni, Incarnato e Pavanello (Pd). Si sono astenuti Crippa (Lega) e la Iannacone (Pdl). Hanno votato contro Filini (5 Stelle), la Tagliaferri (Idv), Bestetti e De Chirico (Pdl).

 

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