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Parco delle Cave, ecco il nuovo sentiero. Ma non sarà sempre utilizzabile

Lo ha aperto Italia Nostra per rendere fruibile l'area di Cava Ongari Cerutti. Sarà utilizzabile ogni martedì mattina e sempre presidiato dai volontari dell'associazione

Non sarà fruibile liberamente sette giorni su sette, il nuovo sentiero aperto da Italia Nostra nel Parco delle Cave, ma è comunque un passo in avanti: finora infatti (e dal 2001) l'area della Cava Ongari-Cerutti era inibita al pubblico, da quando il Comune di Milano decise di chiuderla per la pericolosità di alcune sponde e per il generale degrado.

L'inaugurazione del sentiero è avvenuta nel primo pomeriggio del 10 maggio alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala, dell'assessore all'urbanistica e verde Pierfrancesco Maran e del presidente del Municipio 7 Marco Bestetti.

Nuovo sentiero al Parco delle Cave (Foto Comune di Milano)

Il sentiero sarà aperto al pubblico ogni martedì dalle 9 alle 12, a partire dal 16 maggio, con i volontari del Centro Forestazione Urbana (Cfu) di Italia Nostra che, oltre a fornire informazioni sull'area, controlleranno il corretto utilizzo del verde pubblico.

In tutti gli anni di interdizione al pubblico, l'area della Cava Ongari-Cerutti ha visto accampamenti, frequentazioni abusive e usi impropri, con conseguenti accumuli di ingenti quantità di rifiuti e qualche mini-discarica. Nel 2014 è stata stipulata la convenzione tra Italia Nostra e il Comune di Milano per recuperare e salvaguardare il patrimonio esistente, attraverso un'opera di pulizia generale e l'apertura, appunto, di un percorso pedonale che colleghi l'area Caldera con via Quarti, consentendo finalmente l'accesso al pubblico (anche se in modo "controllato") in questa porzione del Parco delle Cave.

Oltre alla pulizia, Italia Nostra ha riprostinato le recinzioni perimetrali, ha costruito nuove barriere vicino alle sponde più ripide, ha asportato materiali prima "sepolti" nello specchio d'acqua (ex discarica), ha eliminato la vegetazione infestante (e abbattuto alcuni alberi instabili) e ha rimosso strutture pericolanti.

In circa tre anni di lavoro, sono state rimosse 750 tonnellate di macerie, 300 quintali di rifiuti indifferenziati, 150 quintali di rifiuti ferrosi e migliaia di bottiglie di vetro, grazie anche all'impegno di volontari. Per il futuro, il Comune e Italia Nostra hanno stipulato una nuova convenzione triennale per individuare nuovi percorsi panoramici da "aprire" per l'osservazione della natura. 

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