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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parco delle Cave: "salta" il chiosco, sì all'illuminazione ma solo d'inverno. Tutte le novità

Maran scrive ai cittadini: si pensa a un "sistema di parchi" connessi tra loro per valorizzare il verde pubblico, agricolo e non, dell'Ovest Milano

E' pronto a ripartire il percorso per investire 5 milioni di euro sul Parco delle Cave derivati dagli oneri di urbanizzazione del Piano integrato di intervento "Calchi Taeggi". Il Comune di Milano ha chiuso la "fase di ascolto" legata agli interventi previsti nel parco della zona Baggio-Forze Armate, dopo diverse contestazioni per alcuni di quegli interventi, da parte di alcuni cittadini che avevano anche organizzato una petizione con migliaia di firme.

Risale al 16 gennaio 2019 un appuntamento pubblico dopo il quale l'assessore al verde Pierfrancesco Maran s'era preso l'impegno di analizzare tutte le osservazioni pervenute sia in quell'occasione sia successivamente. E alcune di queste osservazioni sono state prese in considerazione e recepite. Ora occorrerà vedere se gli abitanti dei dintorni del parco accetteranno le modifiche o le riterranno troppo blande.

Parco delle Cave: sì all'illuminazione ma solo d'inverno, "salve" le lucciole

Nella sostanza vengono confermati gli investimenti sui percorsi ciclo-pedonali, molto contestati dai cittadini. Ma viene quasi interamente abbandonato l'asfalto "idrolavato" precedentemente proposto, in favore di terra stabilizzata («più idonea al contesto di un parco come questo», ammette Maran nella lettera aperta inviata ai cittadini). Solo il percorso del "margine ovest" sarà progettato come ciclo-pedonale ad asfalto permeabile.

E per quanto riguarda l'illuminazione di alcune tratte, anch'essa contestatissima da parte di alcuni, questa sarà prevista durante i mesi invernali «fino all'ora di cena», mentre non sarà "accesa" d'estate, quando il parco, all'imbrunire, diventa regno delle lucciole. Nessuna illuminazione nel percorso di Cascina Linterno, negli altri percorsi minori e nell'area umida. Infine, saranno installate telecamere per "coprire" tutti gli ingressi del parco.

Parco delle Cave: no al chiosco, soldi per recupero simboli rurali

I cittadini festeggeranno particolarmente per due elementi che vengono stralciati dal progetto, e che erano i punti più contestati: il parcheggio di via Broggini e, soprattutto, il punto di ristoro interno al parco, che era stato giudicato eccessivamente invasivo e sostanzialmente inutile per i frequentatori. Le risorse per il chiosco (circa 300 mila euro) saranno invece investite per ripristinare alcuni elementi legati alla storia e alla caratteristica rurale del parco e delle campagne attorno, come il forno di Cascina Linterno e la ghiacciaia di Cascina Caldera. Maran afferma però che si valuterà l'opportunità di «un piccolo chiosco» in un secondo tempo.

Il Comune indica anche un obiettivo a medio termine: con il ripristino del forno di Cascina Linterno, si "punta" a panificare (con il lavoro dei ragazzi del carcere minorile Beccaria) il Pane del Parco delle Cave, prodotto col frumento coltivato al suo interno: «Potrà essere - scrive Maran - un nuovo stimolo per rafforzare il senso di comunità e di corresponsabilità che hanno reso il Parco delle Cave unico nel suo genere».

Confermati anche gli interventi sul lato di via Quarti, una strada che vive molti problemi di degrado. Nel progetto iniziale c'era un playground per la pallacanestro e, secondo quanto viene reso noto, questo è confermato, ma il Comune intende fare di più: riqualificherà la strada, che diventerà una vera "porta d'accesso" al parco.

Via libera anche per realizzare un percorso ciclo-pedonale da via Caldera a via Broggini. E confermata la riqualificazione della vasca di via Cancano, come elemento simbolico per "anticipare" l'elemento dell'acqua, presente poi nel parco. E tra le opere finanziate ci sarà anche (su richiesta dei cittadini) un pozzo che servirà a rabboccare l'area umida del parco con acqua di falda, in emergenza.

Il Sistema dei Parchi dell'Ovest Milano

Nella lettera aperta di Maran si guarda anche oltre e - finalmente, diremmo - si fa esplicito riferimento alle connessioni tra i parchi limitofi o comunque vicini: a nord di via Novara il Parco di Trenno e il Bosco in Città; a sud il Parco delle Cave e poi il Parco dei Fontanili, il Parco dei 5 Comuni e ancora il Parco delle Risaie. 

Maran annuncia lo sviluppo di una proposta per trasformare via Novara nella "Strada dell'Ovest" in questo senso, insieme a Italia Nostra. «Il progetto - scrive Maran - non è ancora maturo ma in prospettiva deve essere la direzione ideale per connettere tra loro i parchi che circondano la strada».

E non solo: il Comune pensa anche a Piazza d'Armi, destinata a diventare un ulteriore parco pubblico: «Sarà il primo parco di ingresso ai sistemi verdi dell'Ovest Milano proveniendo dal centro e, sempre attraverso il Parco delle Cave tramite un nuovo ingresso da via Fratelli Zoia, alle aree agricole periurbane fino a Muggiano dove, intorno alla cava di Trezzano, destinata a un recupero ambientale, si sta consolidando un sistema di parchi tra cui il Parco della Cava di Muggiano e il Parco del Centenario (a Trezzano sul Naviglio)», argomenta Maran.

«Tutti i progetti sui parchi dell’ovest dovranno essere improntati ad una facile connessione verde col Parco delle Cave. Per questo motivo abbiamo deciso di avviare un gruppo di lavoro che mette insieme il Comune di Milano, il Parco Sud e le principali associazioni ambientaliste della città e delle zone ovest per fissare un programma "Verso il parco metropolitano - il sistema dei parchi dell’ovest", che metta insieme tutti i progetti, a partire dalla Piazza d’Armi di Baggio, con l’obiettivo di avere una visione condivisa dello sviluppo del sistema verde anche volto a ottenere finanziamenti da altri enti per svilupparne le parti mancanti». Una proposta che arriverà entro l'estate del 2019.

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