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Baggio Baggio / Via Valsesia

Bulli "terrorizzano" gli adolescenti di Baggio rapinandoli in strada: due arresti

Ma nessuno è finito al carcere Beccaria: per uno l'obbligo di stare a casa dalle 18 alle 7, per l'altro il trasferimento in una comunità

Circa dieci ragazzini che, da episodi di bullismo, erano passati di recente alle rapine in strada sono stati individuati nel quartiere di Baggio, periferia sud-ovest di Milano, dai carabinieri della stazione di San Cristoforo (via Bianca Milesi). Merito anche dell'azione di sensibilizzazione condotta dai militari per tutto l'anno scolastico passato, presso le scuole della zona, sia dialogando coi presidi sia direttamente con i ragazzi e le ragazze.

Un modo per far capire che i carabinieri sono vicini e che anche i più piccoli episodi meritano di essere segnalati, per fare in modo che si blocchino sul nascere eventuali "escalation".

Nel caso specifico, il gruppetto si è reso protagonista di almeno tre rapine, nella zona degli Olmi e del quartiere Valsesia, il 25 marzo, il 13 aprile e il 6 giugno 2016. Un ritmo che stava iniziando a preoccupare i genitori del quartiere, perché le vittime erano sempre adolescenti o pre adolescenti che venivano sorpresi in strada, senza alcuna premeditazione, accerchiati e rapinati di quanto possedevano: dalla bicicletta al telefono alla "paghetta".

Due di loro, di poco sopra i 14 anni, sono stati arrestati. Nessuno dei due è stato però mandato al carcere minorile Beccaria: uno è stato trasferito in una comunità e l'altro ha l'obbligo di permanenza in casa dei genitori dalle 18 del pomeriggio alle 7 del mattino successivo. Gli altri componenti del gruppo, alcuni (ma non tutti) sopra i 14 anni, sono stati denunciati. "L'obiettivo è quello di aiutare i ragazzi, non di punirli: in questo modo cerchiamo di recuperarli prima che sia troppo tardi", spiegano i militari di San Cristoforo.

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