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Piazzale Brescia: l'ospedale è finito da un anno, ma restano le transenne

I residenti hanno raccolto 100 firme e hanno scritto al comune, ai vigili e al consiglio di zona. Inutilmente.

Può una strada restare transennata a un anno dalla fine dei lavori? A volte sì. Parliamo di via Magnasco, una piccola strada adiacente a piazzale Brescia. Transennata quasi per metà, nonostante che da un anno siano terminati i lavori per la costruzione della nuova sede dell'ospedale San Luca (Istituto Auxologico), inaugurata nell'agosto del 2010.

La precarietà della situazione stradale si riflette non soltanto nell'aspetto esteriore, non certo bello, ma anche in problemi viabilistici. Nonostante infatti l'ospedale disponga di un ampio parcheggio sotterraneo (1,50 euro all'ora), e nonostante vi sia discreta disponibilità di strisce blu nelle vie adiacenti (1,20 euro all'ora), molti parcheggiano l'auto nelle strisce gialle di via Magnasco, riservate ai residenti. Durante la nostra visita abbiamo trovato (sulle strisce gialle) un'auto che aveva apposto il cartello "Istituto Auxologico" sul parabrezza, nonostante che in quel momento vi fossero molti posti liberi nel parcheggio sotterraneo.

Ma non solo: spesso le automobili parcheggiano accanto alle transenne che insistono su p.le Brescia, e ci siamo imbattuti perfino in una automedica in sosta sulle strisce pedonali. Questo dimostra che la precarietà rende difficile l'operatività anche al personale sanitario. I residenti di via Magnasco e p.le Brescia, guidati da Maria Rolla, Consuelo Mariconti, Carola Rainoldi e Anne Moretta, si sono organizzati e in poco tempo hanno raccolto più di cento firme. Il 16 marzo hanno anche contattato via fax Ernestina Ghilardi (consigliera di Zona 7 per la Lega nella passata consiliatura, riconfermata) e, intorno al 25 maggio, hanno scritto una email al comune, al consiglio di Zona, all'Istituto Auxologico e ai Vigili.

Via Magnasco, lavori infiniti © Melley/MilanoToday

L'unica risposta pervenuta è quella del Comune, che ci ha messo qualche giorno in più dei trenta previsti. Ma ha affrontato soltanto il tema dei parcheggi assicurando che la polizia locale ha avuto disposizione di fare alcuni sopralluoghi ed elevare contravvenzioni. Troppo poco per i residenti, che lamentano anche l'aspetto precario della strada. E così Maria Rolla, l'11 luglio, è intervenuta in consiglio di Zona per segnalare il caso.

Abbiamo provato a indagare imbattendoci in un "giro" piuttosto tortuoso. Abbiamo scoperto che il coordinamento lavori stradali della polizia locale (con sede in p.za Beccaria) ha effettuato un sopralluogo un mese fa. Lo stesso coordinamento ci ha suggerito di contattare direttamente il settore infrastrutture del comune, perché da quell'ufficio dipende la decisione finale di "cosa fare" della via Magnasco. Decisione che appunto si attende da quasi un anno.

Il settore infrastrutture, evidentemente (troppo) ligio a procedure tipiche della burocrazia, ha però cortesemente rifiutato di parlare direttamente con noi, chiedendoci di contattare l'assessorato ai lavori pubblici. Da due giorni siamo in attesa di una loro risposta. Nel frattempo, dall'Istituto Auxologico fanno sapere di non essere felici della situazione di precarietà di via Magnasco, proprio davanti al San Luca. Confermano che il comune deve stabilire come sistemare il tratto di strada e chi deve farlo. E riferiscono che le transenne servirebbero soprattutto (in attesa della sistemazione definitiva) a impedire che la via venga usata a doppio senso, com'era prima. Non resta, quindi, che attendere da via Pirelli (sede del settore infrastrutture del comune) una decisione definitiva.

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