Mattinata di tensione in via Lago di Nemi, nel quartiere della Barona, a causa di uno sgombero in un alloggio Aler occupato abusivamente (secondo l'azienda) da una donna di cinquantatré anni al civico 4. Donna che, all'arrivo delle forze dell'ordine e dei funzionari di Aler, alle otto e mezza di mattina del 17 gennaio, si trovava in un presidio sanitario per recuperare alcuni medicinali.

Tornata in fretta dopo essere stata avvisata, la donna è arrivata mentre ormai i suoi effetti personali e i suoi mobili venivano caricati su un camion per essere poi trasferiti in un magazzino di Aler. Sul posto è arrivata un'ambulanza del 118 perché la cinquantatreenne ha avvertito un malore, mentre i militanti del comitato cercavano di impedire la ripartenza del camion. Ne è nato un tafferuglio con gli agenti in tenuta antisommossa.

Secondo quanto viene riportato, la cinquantreenne in passato aveva prestato lavoro come collaboratrice familiare nell'appartamento in cui finora ha vissuto; cinque anni fa sarebbe subentrata regolarmente all'assegnatario, suo ex datore di lavoro, e in tutto questo tempo avrebbe continuato a pagare l'affitto prendendo anche la residenza in via Lago di Nemi 4. Non è noto al momento l'intoppo che l'ha trasformata in abusiva.

Sono state - nel 2016 - ben 3.390 le occupazioni abusive consolidate. Emblematici i casi di via Gola e via Bolla, su cui l'Aler ammette che la situaizone è diventata ingestibile anche per le forze dell'ordine a causa dell'elevato tasso di abusivismo, e - nel bilancio preventivo 2018 - ha programmato di vendere i suoi stabili o cederli in concessione a un operatore immobiliare.