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Armani Hotel vince un contenzioso col comune che chiedeva 800 mila euro in più

Gli oneri di fine lavori erano stati ricalcolati da Palazzo Marino, ma il consiglio di stato li boccia: "Vale la cifra pattuita prima"

L'Armani Hotel vince un contenzioso con il comune, che ora dovrà dire addio a 816 mila euro di oneri di urbanizzazione che chiedeva da quattro anni. La storia dell'hotel ha inizio nel 2004, quando Emaar Hotels & Resorts, colosso arabo, stipulò un contratto con Giorgio Armani per costruire alberghi di lusso, tra cui quello di via Manzoni 31, inaugurato poi a novembre 2011. Si tratta del secondo hotel a 7 stelle della città di Milano.

Gli oneri previsti inizialmente sfiorano il milione e mezzo di euro, ma la giunta di Giuliano Pisapia ritiene che si possa ottenere di più. Una legge regionale del 2005 fissa i criteri per quantificare gli oneri di urbanizzazione, e secondo l'interpretazione della giunta il valore fissato è inferiore alla soglia. Palazzo Marino chiede dunque 815.988,55 euro in più, ma la società non ci sta e impugna il provvedimento.

Il Tar dà ragione alla giunta, ma gli arabi fanno ricorso al consiglio di stato che interpreta diversamente la norma contenuta nella legge regionale: è libertà del comune rideterminare l'onere, ma non si tratta di una rivalutazione vincolante. In pratica, l'unico obbligo resta la cifra precedentemente pattuita. 

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