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Sede Asl: Corte dei Conti "pizzica" il sottosegretario leghista, "prezzo di vendita troppo basso"

Sotto accusa la vendita a Cassa Depositi e Prestiti per 25 milioni di euro con successivo affitto per sei anni

Nel 2016 la Regione Lombardia cedette Palazzo Beretta in corso Italia 19, sede prestigiosa dell'Asl milanese, a Cassa Depositi e Prestiti per 25 milioni di euro. Un prezzo che oggi viene considerato "stracciato" dai procuratori della Corte dei Conti Salvatore Pilato e Alessandro Napoli, che hanno notificato a quattro persone un "invito a dedurre".

I quattro destinatari sono Massimo Garavaglia (oggi sottosegretario all'Economia, all'epoca assessore regionale al bilancio), Guido Bonomelli (direttore di Infrastrutture Lombarde), Walter Locatelli (all'epoca direttore generale dell'Asl) e Walter Bergamaschi (allora direttore generale welfare in Regione).

Il palazzo valeva di più

Secondo i procuratori della Corte dei Conti, il palazzo valeva invece di più. Le cifre non sono ipotetiche, perché si parte dai 27 milioni (la valutazione dI Cdp quando, dopo averlo acquisito, lo ha "rigirato" all'Asl in affitto) e si arriva ai 38 milioni (il prezzo della successiva cessione da Cdp a Beni Stabili).

Una forbice di danni da 2 a 13 milioni per la sola vendita, a cui aggiungere 9,5 milioni di euro di affitto per sei anni. La Regione viene "bacchettata" anche per questo: secondo la procura della Corte dei Conti avrebbe potuto trovare un'altra sede, prima di cedere Palazzo Beretta, ed evitare di pagare un affitto al nuovo proprietario.

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