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Brera Porta Volta / Corso Garibaldi

Mafioso e omicida in permesso, bloccato mentre cerca di forzare un portone

L'uomo, di settantaquattro anni, è all'ergastolo a Opera. Trovato in stato confusionale

Sulle prime gli agenti di polizia locale che lo hanno sorpreso a cercare di forzare la porta di un palazzo in centro, domenica mattina, hanno notato lo stato confusionale dell'uomo; ma poi hanno visto che aveva un documento del carcere di Opera e hanno scoperto che si trattava di un ergastolato, accusato di mafia e omicidio.

Cosa ci faceva, allora, in corso Garibaldi, peraltro in atteggiamento sospetto? Di sicuro aveva avuto un permesso (di dodici ore) e, altrettanto di sicuro, domenica mattina era tecnicamente evaso, perché il permesso era scaduto alle nove di sera di venerdì, ma lui non era più rientrato in carcere. L'uomo, il 74enne Orazio Giuffrida, è in carcere dal 1984: quattro anni più tardi è stato condannato alla massima pena insieme ad altre 25 persone nell'ambito di un processo - a Torino - contro la mafia catanese dedita allo spaccio di eroina negli anni Settanta e Ottanta.

Giuffrida aveva ottenuto un permesso (di dodici ore, appunto) per visitare il Castello Sforzesco e il Duomo. Nulla da dire, magari è pratica usuale concedere questi permessi ai carcerati, anche se un "precedente" il 74enne ce l'ha: nel 2015 - riferisce Gianni Santucci sul Corriere - era rientrato con un'ora di ritardo (e un po' brillo) da un'analoga concessione. 

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