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Milano Centro Duomo / Galleria Vittorio Emanuele II

Galleria, arriva un altro big del lusso: Chanel. Canone raddoppiato

La Giunta di Milano ha approvato l’ingresso della società negli spazi attualmente in concessione a Viganò, alle previste condizioni dei subentri ovvero che Chanel corrisponda al Comune il doppio del canone attuale

La Galleria Vittorio Emanuele II si arricchisce di un nuovo prestigioso marchio internazionale, Chanel. La Giunta di Milano ha approvato l’ingresso della società negli spazi attualmente in concessione a Viganò, alle previste condizioni dei subentri ovvero che Chanel corrisponda al Comune il doppio del canone attuale e che la durata del contratto non venga in alcun modo prolungata, lasciando quindi all’Amministrazione la possibilità di mettere a bando i locali una volta scaduti i termini contrattuali.

Nel dettaglio, gli spazi che passeranno da Viganò a Chanel hanno una metratura complessiva di circa 120 metri quadri, disposti su piano terra, soppalco e ammezzato. La convenzione attualmente intestata alla società Viganò scadrà nel giugno 2020 e prevede il versamento di un canone annuo pari a circa 129.300 euro, per effetto dello sconto del 10% riconosciuto alle Botteghe storiche.

La nuova convenzione che sarà sottoscritta da Chanel avrà la stessa scadenza e un canone annuo di oltre 314mila euro (ovvero il doppio dell’attuale, senza lo sconto del 10%). Gli spazi saranno destinati alla vendita di accessori, articoli di profumeria e bellezza, in linea con l’attuale destinazione commerciale.

Grazie a questa nuova operazione, la redditività della Galleria aumenterà ulteriormente. Allo stato attuale i canoni introitati complessivamente ogni anno solo dalle concessioni del complesso monumentale ammontano a circa 27 milioni di euro (erano 11 milioni di euro nel 2011). “Grazie ai nuovi bandi e all’ingresso di nuovi operatori la redditività e l’attrattività della Galleria sono in crescita costante – afferma l’assessore al Demanio Daniela Benelli –. Ricordo tra l’altro che le maggiori risorse della Galleria vengono investite nei quartieri popolari, in particolare per la manutenzione ordinaria delle case. E non dimentichiamo l’importante contributo dei privati che, con risorse proprie, contribuiscono al recupero e alla manutenzione del complesso monumentale. Mi auguro che anche con Chanel si possa aprire un dialogo su questo”.

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