Devono chiudere il chiosco di souvenir: si incatenano per protesta
Vittime del regolamento comunale che vieta la vendita di souvenir, si incatenano al chiosco che gestiscono da decenni e che dovrà chiudere
Si incatenano contro il regolamento comunale. Basta bancarelle e chioschi in Galleria e sotto i portici di piazza del Duomo. La "tolleranza zero" contro elementi che, a giudizio dell'amministrazione di centrosinistra, deturperebbero il "decoro" della piazza, attraverso regolamenti comunali, miete le prime vittime. Come i gestori dello storico punto vendita di souvenir, aperto decenni orsono.
Le cinque persone hanno perso il ricorso al Tar e adesso devono traslocare. Ma vogliono tentare il tutto per tutto.
Il comune, intanto, ha fatto sapere che il chiosco in questione opererebbe senza concessione dal 2001. "L'amministrazione ha proposto ben sette soluzioni al gestore: corso Garibaldi angolo Statuto (il comunicato del comune dice "via Garibaldi", sic, n.d.r), piazza Missori, piazzale Cadorna, piazza Bertarelli, Arena civica, via Canova angolo piazza Sempione, piazza della Repubblica angolo Bastioni di Porta Venezia".
"Ad oggi - prosegue il comune - il gestore non ha accettato nessuna delle proposte dell'amministrazione".