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Milano Centro Duomo / Piazza Salvatore Quasimodo

Padre e figlio "topi d'auto": 15 colpi in pochi mesi, arrestati

I due sono stati fermati ieri sera in centro a Milano. Usavano un telecomando che simulava la chiusura delle automobili

Padre e figlio "alleati" a rubare dentro le automobili. Oggetto della loro "speciale attenzione", cellulari, borse e navigatori satellitari. Gli investigatori che li hanno arrestati ieri sera a Milano li ritengono autori di almeno 15 colpi da maggio 2011.

I due sono stati bloccati da poliziotti in borghese in pieno centro, in piazza Quasimodo, a due passi dal Parco delle Basiliche, mentre a bordo di una Fiat Cube stavano per mettere a segno un altro furto.

Ingegnosa la tecnica. Padre e figlio utilizzavano un apparecchio che simula la chiusura dell'auto, con tanto di frecce lampeggianti. Si appostavano vicino a un'automobile appena parcheggiata e azionavano il loro apparecchio un attimo prima che l'automobilista, già uscito, chiudesse l'auto col telecomando, dando così l'impressione che questa fosse stata chiusa.

Poi si avvicinavano all'auto rimasta aperta e si impossessavano di ciò che trovavano al suo interno.

Questo "telecomando" viene venduto a circa 100 euro sul mercato nero, ma gli agenti hanno sequestrato anche una ventina di spadini di varie forme in grado di aprire "manualmente" le serrature di numerosi modelli di automobili.

Agostino C, 54enne tarantino con diversi precedenti specifici, e il figlio Francesco, incensurato 26enne, sono così finiti in manette. La refurtiva veniva nascosta a Cambiago nel garage di proprietà del padre e subito rivenduta.

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