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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Conca di Viarenna e "nuovi" Navigli: Milano a "vie d'acqua"?

I Lions presentano un progetto per la riapertura del tratto di Naviglio che collega la Darsena con la Conca di Viarenna. 8 milioni e mezzo il costo, approvato dalla Zona 1. Spinelli (Lions): "Ridare vita a una zona straordinaria"

«Milano ha raggiunto la prosperità e l’importanza di oggi soprattutto grazie a Navigli che sono stati una risorsa fondamentale per la città da sempre», così, con queste parole Decio Spinelli, presidente del comitato per i Navigli dei Lions del distretto Milano e provincia, spiega la fondamentale importanza che i Navigli hanno avuto per la città di Milano.

Sabato 19 gennaio presso piazza S. Carlo, i Lions hanno presentato ai cittadini il progetto che riguarda la riapertura del tratto di Naviglio che collega la Darsena con la Conca di Viarenna.

Conca Navigli © Brambilla/MilanoToday

Questo progetto è stato studiato in collaborazione con l’Istituto per i Navigli – Associazione Amici dei Navigli e il Centro Studi per la Grande Milano. Nel corso della mattinata le tre istituzioni, in particolare Enrico Ponce, Daniela Mainini e Empio Malara, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, che prevede di svolgere delle azioni comuni a supporto della riapertura dei Navigli, nella speranza di rilanciare l’immagine della città di Milano, con i suoi valori culturali, sociali, storici e ambientali.

«Questo progetto servirà per incrementare il turismo in città in quanto la Conca di Viarenna è in una posizione straordinaria, in prossimità cioè del Parco delle Basiliche, dove possiamo trovare la basilica di san Eustorgio e quella di San Lorenzo - ha continuato Spinelli -. Non solo in quella zona si trova anche il parco archeologico che comprende l'anfiteatro romano. Tutto un complesso artistico che avrebbe una valorizzazione straordinaria se il progetto di riaprire il tratto di Naviglio in questione venisse realizzato».

Inoltre presso la Conca è possibile trovare tre lapidi di notevole rilevanza storica per la città di Milano. «É importante notare che una di queste lapidi presenti è stata posta da Ludovico il Moro dopo la morte della moglie Beatrice. Con questa lapide all’allora signore di Milano regalò la conca alla fabbrica del Duomo, in modo che questa potesse finanziarsi con i dazi delle merci che entravano in città. Questa lapide oggi ha bisogno di essere restaurata», ha continuato il presidente dei Lions di Milano e Provincia.

Per di più, la riapertura del Naviglio che collega la Darsena con la Conca di Viarenna, secondo i promotori, potrebbe ridurre l’inquinamento della città. «Con la realizzazione di questo progetto sarebbe possibile sfruttare i pozzi per realizzare il teleriscaldamento senza ricorrere così all'uso del CO²».

Questo progetto, da 8 milioni e mezzo di euro, è stato da poco approvato all’unanimità dal Consiglio di Zona 1, ma la sua realizzazione non è ancora partita, realizzazione che prevede tra l’altro la costruzione dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia.

Nuove vie d’acqua caratterizzerebbero così la città di Milano e i suoi collegamenti esterni sfruttando però vecchie risorse. «Il nostro desiderio è quello di arrivare a una “Milano città d'acqua”, dal fascino inconfondibile e particolare come quello che la Senna conferisce a Parigi o il Tamigi a Londra», ha concluso Decio Spinelli.

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