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Starbucks in Cordusio vuole l'edicola di don Rigoldi, in cambio assumerà giovani della comunità

L'edicola è proprio di fronte all'ex palazzo delle Poste

Starbucks aprirà a Milano entro l'autunno 2018, assumerà 300 persone e in venti arriveranno dalla Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi: sono tutte persone in difficoltà da reinserire nel mondo del lavoro. E la multinazionale americana ha intenzione di tendere loro una mano.

Una collaborazione tra multinazionale e sociale iniziata quando Starbucks ha espresso la volontà di ampliare il progetto della sua prima Reserve Roastery europea realizzando dei dehors davanti all'ingresso in piazza Cordusio. Ma proprio davanti all'ex palazzo delle Poste si trova l'edicola sociale gestaita da Comunità nuova di Don Gino Rigoldi: un punto vendita che dà lavoro a persone che stanno vivendo una situazione fragile. E così il sacerdote e i vertici di Starbucks si sono incontrati.

"Doveva essere un incontro di cinque minuti, siamo rimasti a parlare per due ore — ha spiegato don Gino al Corriere della Sera —. Il presidente di Starbucks ci ha assicurato che assumerà una ventina di nostri ragazzi. Non ho esitato un minuto perché viene garantito uno stipendio e un futuro dignitoso a chi adesso vive un momento difficile. Il presidente ha anche aggiunto che ci metterà a disposizione il suo personale per dei corsi di formazione alle persone che seguiamo. C’è stata una bella disponibilità".

Per chiudere l'accordo manca solo un ultimo tassello: il via libera della sovrintendenza. Per il momento la multinazionale non ha ancora presentato il progetto. Intanto l'edicola continuerà in ogni caso ad esistere: il Comune si è impegnato a trovare un'altra collocazione.

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