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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lasagne, panini, dolci: Milano a tutto street food, in arrivo 50 “api” per il cibo di strada

Il comune ha assegnato cinquanta permessi ad altrettanti mezzi per lo street food. I dettagli

Non più eventi che durano un weekend o serate all’insegna del gusto. Ma, da adesso, ogni giorno, tutti i giorni. Il cibo di strada trova casa in centro a Milano, che presto verrà popolata da cinquanta isole dei sapori itineranti per rendere speciali le pause pranzo dei milanesi e dei turisti.

Palazzo Marino ha infatti ufficialmente concesso cinquanta permessi - ad altrettanti truck di street food - per cinque anni per la vendita su aree pubbliche di cibi e bevande. Si va dal veggy ai sapori mediorientali, passando naturalmente per le eccellenze gastronomiche made in Italy. 

Presto, quindi, in città sbarcheranno le ormai famose apecar diventate simbolo del cibo di strada. Undici operatori, che hanno già partecipato alla sperimentazione, sono già a Milano, mentre altri trentanove sono assolute novità. 

Street food a Milano: i “truck” in arrivo

Tra i riconfermati - spiega il comune - ci sono “Mozzarella e Dintorni” che propone bruschette e quanto è tipico nel Salento, “Da Nord a Sud” che offre “fügasse” genovesi e arancini siciliani, “Pop Dog” che reinterpreta il classico hot dog statunitense nelle varianti messicana e giapponese e “Mignoneccellenze napoletane” con i classici dolci campani, dalle sfogliatelle ricce e frolle alle pastiere passando per le capresi al cacao.

Tra le nuove proposte - segnala palazzo Marino - spicca “Tira il piatto contro il muro”: una colorata apecar che propone specialità della tradizione mediorientale con ai fornelli una coppia di rifugiati politici siriani. E ancora, con i sapori italiani a farla da padroni: “Apemilia” che propone gnocco e tigelle accompagnate dai più conosciuti e apprezzati salumi emiliani, “Sorry mama” con le sue lasagne classiche o vegane e vegetariane, “Zibo cuochi itineranti” che propone tiramisù in tantissime declinazioni, “Braciamoci” con arrosticini e panini ideali per tutti gli amanti della carne lucana, “Pestofino” che porta a Milano i sapori e i profumi del Tigullio. 

Spazio anche alla birra con “PicoBrew”, un pub itinerante ideale per chi ama le “bionde” artigianali realizzate con materie prime del territorio milanese, e al gelato firmato da “Gelateria Gorini”. 

I mezzi - chiarisce il comune in una nota - “sono veri e propri punti vendita e di somministrazione itineranti ai quali saranno escluse, per il particolare contesto urbano e monumentale, alcune strade e piazze: l’asse viario compreso tra Piazza San Babila e il Castello Sforzesco” e cioè “Via Beltrami, Largo Cairoli, Via Dante Alighieri, Piazza Cordusio, Via Mercanti, Piazza del Duomo, Corso Vittorio Emanuele II e Piazza San Carlo”.
  
I singoli mezzi possono sostare per un tempo massimo di due ore e devono rispettare una distanza minima di 250 metri dalla presenza di un operatore similare. Nei giorni concomitanti lo svolgimento di mercati settimanali scoperti o fiere, l’attività di street food può essere svolta solo a una distanza minima di 500 metri dagli stessi. I cinquanta operatori sono soggetti al pagamento di un canone Cosap - il canone per l’occupazione del suolo pubblico - di circa 1.200 euro all’anno.

“Grazie a questa iniziativa - il commento dell’assessore al commercio, Cristina Tajani - abbiamo portato le tematiche proposte da Expo 2015 al centro del commercio itinerante, perché il cibo è sempre cultura e valorizzazione del territorio”.

”Oggi - ha continuato Tajani - lo street food rappresenta una modalità di consumo ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali. Come amministrazione abbiamo non solo favorito la scoperta dei gusti e dei sapori della nostra tradizione ma - ha concluso -, soprattutto, sostenuto la nascita di nuove opportunità commerciali e occupazionali per i giovani”.

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