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Venerdì, 29 Marzo 2024
Gallaratese Gallaratese / Via Bolla

Manifestazione al Gallaratese, la polemica: "Neofascisti nel corteo"

Il corteo organizzato da un comitato di quartiere, ma è polemica per adesivi apertamente neonazisti apparsi in zona e per la presenza di militanti di Lealtà Azione

Polemiche nel quartiere Gallaratese dopo il corteo di giovedì sera contro degrado, illegalità e occupazioni abusive. Il corteo è stato organizzato dal comitato "Gallaratese Sicuro", con la partecipazione di altri comitati e gruppi di quartiere della periferia nord-ovest cittadina, e ha visto la presenza di circa trecento persone.

Manifestazione al Gallaratese (Foto Social)

Trecento persone tra cui non pochi militanti di estrema destra, tanto che anche prima dell'appuntamento c'era chi metteva in guardia, sostenendo che Lealtà Azione fosse la "vera" sigla organizzatrice. E anche se, ufficialmente, erano vietati simobli di partito o politici (permesso solo il Tricolore), sono poi spuntati adesivi con la sigla "Nsab" (Movimento nazionalsocialista dei lavoratori).

«Altro che manifestazione dei cittadini. Ieri sera si è svolta una parata nazi fascista organizzata da Lealtà Azione», è il commento di Fabio Galesi, esponente del Pd in Municipio 8 (di cui è presidente del consiglio). E gli adesivi sono stati stigmatizzati anche dall'Anpi di Zona 8: «La manifestazione, promossa ufficialmente da alcuni comitati contro il degrado ma egemonizzata dal gruppo neofascista di via Pareto, presente con un centinaio di militanti a reggere striscioni e scandire slogan (Lealtà Azione, n.d.r.), ha percorso un breve tratto tra via Quarenghi e via Bolla».

«Lì abbiamo trovato - continua il comunicato di Anpi Zona 8 - adesivi firmati Nsab con tanto di Ss sorridente con svastica al petto. Le sezioni Anpi di zona 8 esprimono il loro disgusto per questo ennesimo tentativo dei fascisti di rialzare la testa. Surreale poi che a capo di un corteo per la sicurezza ci siano soggetti protagonisti in passato di atti di violenza».

La replica: "Eravamo semplici cittadini"

Sui social network diversi cittadini hanno replicato a queste accuse, scrivendo che il corteo era composto essenzialmente da abitanti "normali" del Gallaratese: «Con noi famiglie con bambini e gli anziani dalle finestre ci hanno supportati aggiungendo il tricolore, e basta!», scrive una ragazza. «C’erano madri e mogli non ho visto gente poco raccomandabile a parte un paio di zingari (sic!, n.d.r.) in avanscoperta», scrive un'altra. E alcuni affermano che gli adesivi neonazisti sarebbero apparsi vari giorni prima del corteo.

Altri, però, sottolineano ad esempio che colui che al megafono guidava il corteo «è un membro attivo della comunità skinhead di Milano e Lombardia».

Via Bolla, polizia locale controlla auto e roulottes

E proprio nella giornata di giovedì 26 ottobre la polizia locale è intervenuta in via Bolla, nei parcheggi antistanti i numeri civici più "famigerati". Sono stati controllati in tutto 67 veicoli di cui 13 sono risultati senza assicurazione e sono stati posti sotto sequestro, mentre uno è risultato palesemente abbandonato ed è stato rimosso. Contestate anche tre violazioni per "campeggio in area urbana", tre mancate revisioni di legge ed una intestazione fittizia.

Sgomberi e controlli in via Bolla

Negli spazi esterni, invece, hanno lavorato gli addetti Amsa, che hanno ripulito le strade e i cortili dalla spazzatura. Al setaccio anche alcuni box, occupati, sotto le case Aler, che sono stati sgomberati e puliti. 

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