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Certosa Cagnola / Via Michelino da Besozzo

Giardini dedicati a Laura Conti in Zona 8 (viale Certosa)

Una vita intera dedicata alla tutela dell’ambiente. Laura Conti, “medico, partigiana, ambientalista”, sarà ricordata da oggi e per sempre in un luogo verde a nord della città: il giardino tra via Michelino da Besozzo e via Chiari in Zona 8

Una vita intera dedicata alla tutela dell’ambiente. Laura Conti, “medico, partigiana, ambientalista”, sarà ricordata da oggi e per sempre in un luogo verde a nord della città: il giardino tra via Michelino da Besozzo e via Chiari in Zona 8, vicino alla sua abitazione, nei pressi di viale Certosa e viale Monteceneri.

L’intitolazione del giardino a Laura Conti – la prima in Italia per meriti ambientali – è avvenuta stamani nel 20° anniversario della sua scomparsa, alla presenza dell’assessora al Verde del Comune di Milano Chiara Bisconti. La scorsa settimana la Giunta di Palazzo Marino aveva raccolto l’appello di numerosi cittadini e fatto propria la proposta del Consiglio comunale di dedicare a Laura Conti un luogo di Milano “come pubblico riconoscimento ed esempio di rigore scientifico e impegno sociale”.

Nata a Udine il 31 marzo 1921, Laura Conti si trasferì giovanissima a Milano, dove studiò medicina e prese parte attiva alla Resistenza. Venne internata nel campo nazista di Bolzano, in attesa di essere deportata in Germania. Tornata libera Laura Conti si laureò, specializzandosi in ortopedia e in medicina del lavoro. Attenta studiosa del Movimento di Liberazione, scrisse un saggio su “La Resistenza in Italia”.

Si impegnò nelle istituzioni, come consigliere in Provincia di Milano (dal 1960 al 1970) e in Regione Lombardia (dal 1970 al 1980), e come deputata alla Camera dal 1987 al 1992. Laura Conti dedicò la sua vita ai temi dell’ecologia, per un’agricoltura compatibile con l’ambiente, contro l’inquinamento e i problemi energetici. Fu particolarmente vicina alla popolazione di Seveso quando, nel luglio del 1976, dalla Icmesa si sviluppò una nube tossica di diossina che contaminò decine di chilometri quadrati.

Da questa sua esperienza nacquero le pubblicazioni “Visto da Seveso” e “ Una lepre con la faccia da bambina”. Divulgatrice attenta e sensibile, fu autrice di decine di libri e migliaia di articoli per riviste scientifiche e quotidiani. Negli anni ’60 fu segretaria della Casa della Cultura di Milano. Ebbe un ruolo centrale in Legambiente, presiedendone il Comitato scientifico. Scomparsa a Milano il 25 maggio 1993, il nome di Laura Conti è iscritto nel Pantheon dei Grandi della città, il Famedio del Cimitero Monumentale.

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