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Certosa Cenisio Monumentale / Via Generale Mac Mahon

Alberi di via Mac Mahon, la proposta: "Test su ogni olmo"

Enrico Fedrighini (Verdi) illustra la sua idea per salvare quanti più alberi possibile. Intanto il comitato di residenti raccoglie firme

Martedì pomeriggio assemblea pubblica sugli alberi di via Mac Mahon, a rischio di parziale eliminazione. Occorre intervenire in fretta, in un modo o nell'altro, perché la convivenza tra le radici degli alberi e i binari del tram è ormai diventata molto difficile. Ne va della sicurezza degli utenti di una delle linee tranviarie più frequentate in città.

Sostituire i tram con gli autobus non è possibile: usando i bus a 12 metri (con 75 passeggeri per corsa al massimo, contro i 250 dei tram) la capacità complessiva si ridurrebbe di più di 40mila persone al giorno. Occorrerebbe triplicare il numero delle corse e - tra l'altro - far passare i bus sulla strada, perché l'attuale carreggiata centrale dei tram è troppo stretta per i bus. Con incidenze gravissime sul traffico veicolare.

Sul sito del comune sono disponibili, fin da fine maggio, la relazione agronomica e le quattro prime ipotesi di intervento. Il comune intende infatti ascoltare le idee o proposte dei cittadini, per essere sicuro di scegliere, alla fine, la soluzione migliore per tutti.

LA PROPOSTA: "TEST SU OGNI PIANTA". Nell'assemblea dell'11 giugno (al Cam di zona 8) si è dibattuto della proposta avanzata da Enrico Fedrighini, consigliere di zona 8 dei Verdi. La proposta prevede un test di carico e trazione su ognuno degli olmi (per un costo di 600 euro ad albero): un costo molto inferiore a quello dell'abbattimento di alcuni olmi e di trapiantarne circa venti (per 30mila euro ciascuno) altrove.

Il test metterebbe alla prova ciascun olmo, simulando condizioni atmosferiche estreme (neve e vento), per capire fino a che punto ogni singolo albero è in grado di "tenere". L'obiettivo è chiaramente quello di preservare quanti più olmi possibile. La questione degli olmi di via Mac Mahon per ora è stata affrontata in modo bipartisan dal consiglio di zona 8: maggioranza ed opposizioni stanno lavorando insieme per ottenere che si raggiunga un obiettivo condiviso.

Ed è nato anche un Comitato di tutela degli olmi che il 10 giugno ha iniziato una raccolta firme tra i residenti, raggiungendo il ragguardevole numero di 1.500 in un solo pomeriggio, su un testo che propone un piccolo intervento su meno di dieci alberi del primo tratto della strada. Spiega il coordinatore del comitato, Lorenzo Croce: "Il nostro obiettivo è raggiungere 5mila firme entro giugno. Nel testo abbiamo scritto chiaramente che vogliamo mantenere gli alberi e anche le linee tranviarie, limitando l'intervento sugli olmi a meno di dieci".

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