Tentarono rapina armati di coltello, fermata baby gang a Q. Oggiaro
Sono tutti noti alle forze dell'ordine per piccoli reati ai danni di coetanei. Italiani, provengono da famiglie modeste ma oneste
Giovanissimi, spregianti dei pericoli e abituati a muoversi in contesti dove per essere qualcuno devi dimostrare di essere un duro. Tre minorenni sono stati fermati dai carabinieri di Milano a Quarto Oggiaro. Il trio è accusato di aver tentato una rapina a mano armata in uno studio medico in viale Certosa. I fatti risalgono allo scorso 6 febbraio ma solo lunedì mattina è arrivato il provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Secondo la ricostruzione dell'arma, i minori, 17 e 16 anni, quel mercoledì erano entrati in uno studio privato asserendo di avere una visita medica con il dottore. La segretaria del professionista, certa della sua agenda, aveva però mandato via i tre giovani privi di appuntamento.
Dopo il primo approccio fallimentare, il trio era ritornato alla carica facendo irruzione nell'ufficio e urlando che si trattava di una rapina. Uno dei ragazzi era armato di coltello. L'impiegata 45enne, in preda al panico, aveva reagito strillando e 'minacciando' i giovani dicendo che in studio c'era un poliziotto. Le sue urla, e forse le sue parole, hanno fatto desistere i tre che erano fuggiti.
Tre mesi di investigazioni sono bastati alle forze dell'ordine per risalire a loro. Sono tutti noti alle forze dell'ordine per piccoli reati ai danni di coetanei. Italiani, provengono da famiglie modeste ma oneste con i genitori che fanno una vita di sacrifici per mandarli a scuola. Istituti a cui peraltro risultano iscritti, ma non frequentatori.
Ai ragazzi si è arrivati grazie alle videocamere e al riconoscimento da parte dei testimoni. Un lavoro non facile anche se i tre erano già noti nel contesto di delinquenza minorile di Quarto Oggiaro. Secondo i militari, infatti, i tre fanno parte dello stesso giro nel quale si muoveva il più noto Vallanzasca Junior, arrestato nel 2012.