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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via XXV Aprile

Meroni sulle accuse di fascismo: «Non ricordo di aver pubblicato le foto, ma le rimuoverò»

Il consigliere leghista dice la sua: «Onestamente non ricordavo neanche di aver pubblicato tempo fa quelle foto, e non ricordo nemmeno le circostanze e i motivi di quei post, ma faccio pubblica ammenda per le foto pubblicate e sarà mia premura rimuoverle appena possibile»

Nella seduta del consiglio comunale che si è svolto nella serata di lunedì 29 aprile a Cinisello Balsamo, durante la prima ora si è tenuta la discussione relativa alla mozione urgente presentata dal Partito Democratico (e appoggiata dalla lista "Cinisello Balsamo Civica") in merito alla richiesta nei confronti del vice capogruppo della Lega Augusto Meroni di fare abiura pubblica e di chiedere scusa a sindaco e maggioranza per i post inneggianti al fascismo e al Duce pubblicati sul social network Facebook nel 2015.

A spiegare la mozione urgente ci ha pensato il capogruppo del PD Andrea Catania (che ha anche preso le distanze da chi ha fischiato le istituzioni e la Brigata Ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile), spalleggiato da Gianfranca Duca della lista civica, a replicare prima del diretto interessato ci hanno pensato il capogruppo della Lega Cristiano Fumagalli (dichiaratosi a sorpresa di origine ebraica) e il capogruppo del Movimento 5 Stelle Maurizio Zinesi (il cui intervento sul tema verte sul fatto che «destra e sinistra sono due cadaveri concettuali che si alternano al potere della città generando una conflittualità e un livore politico superiore alle aspettative. Non vogliamo essere una costola della sinistra così come della destra

L'intervento clou e più importante è stato comunque quello dell'accusato Augusto Meroni che riportiamo qui nella sua versione integrale:

«Faccio una premessa, per come la vedo io le persone dovrebbero giudicare il mio operato dal 24 giugno 2018, in quanto credo che nessuno in quest'aula o fuori possa affermare che io abbia mai avuto atteggiamenti estremisti con nessuno. Anzi, ho sempre rispettato le idee di tutti e non ho mai negato nè il saluto nè la mano a nessuno, che sia di destra o di sinistra».

«Ai signori del Collettivo 20092, o più comunemente centri sociali, che occupano abusivamente da anni uno stabile, mando un grosso bacione e consiglio prima di rispettare la legge come tutti, poi di occupare l'enorme tempo libero che hanno a disposizione in modo più proficuo. E anzichè fischiare e insultare il sindaco, la Brigata Ebraica e tutte le istituzioni presenti, o investigare a ritroso negli anni sui profili social delle persone con modalità da KGB, fare qualcosa di concreto e costruttivo per la città, magari propagandando la legalità per tutti».

«Chiedo risposta invece ad alcuni consiglieri di minoranza, al segretario del PD cittadino e ad altri esponenti di quell'area, che mettono i like o i "mi piace" a post del Collettivo. Ricordo che sono abusivi e occupano uno stabile illegalmente. Chiedo risposte al PD cittadino che pubblica gli stessi eventi del Collettivo sulla sua pagina ufficiale. Questo fa pensare che condividete il loro modo di pensare, di agire e che condividete il loro pensiero politico. Chiedo al capogruppo del PD il senso del post da lui pubblicato con bene in vista l'adesivo "Cinisello tamarra e antifascista", notoriamente prodotto e divulgato da chi ha contestato in piazza il 25 aprile, dopo che davanti ai miei occhi ha chiesto scusa per i fischi agli esponenti della comunità ebraica».

«Per quanto riguarda invece le accuse a me rivolte, per altro risalente a un post di quattro anni fa, credo che sia solo un pretesto per distogliere l'attenzione dal vero problema che si è creato il 25 aprile, con i penosi insulti e fischi alla Brigata Ebraica, al sindaco e alle istituzioni cittadine».

«Comunque sia voglio rispondere lo stesso alle accuse, e premetto che non sono un hacker e uso il pc per lavoro e per il tempo libero come tutti. Facendo scorrere la mia pagina è tutto fuorchè la pagina di un estremista. Infatti vi sono, per il 99,99% post che riguardano la Lega, la mia vita di tutti i giorni, i miei hobby, qualche foto di modella e qualche cantante».

«Onestamente non ricordavo nemmeno di aver pubblicato tempo fa quelle foto, e non ricordo nemmeno le circostanze e i motivi di quei post. Fa specie che Facebook, solitamente solerte in queste questioni, non mi abbia segnalato nulla, forse perché postati in circostanze particolari che ripeto, a distanza di oltre quattro anni, non ricordo».

«Tra l'altro, essendo così datate, anche a pc, risulta difficile arrivare fino alle date indicate, in quanto andando a ritroso fino al 2016 il mio pc si blocca. Detto questo comunque sarà mia premura rimuoverle appena possibile. Non ho problemi ad ammettere che in gioventù, parlo di fine anni '80 e inizi anni '90, avevo simpatie per gruppi di destra, ma crescendo, come tutti, si matura e si capiscono più a fondo le realtà e gli errori del passato».

«Chi ha scritto i post su di me, dovrebbe anche dire e sapere che più di una volta ho affermato anche pubblicamente che non perdonerò mai Mussolini per le leggi razziali e l'alleanza con i tedeschi».

«Il mio credo politico è chiaro da decenni e la carta firmata da Umberto Bossi qua presente (e la sventola in aula, ndr) nel lontano 1997 ne è la prova, com'è la prova della mia trasparenza sono i miei profili che per mia scelta sono pubblici in quanto ritengo di non dover nascondere nulla».

«Concludendo ribadisco che rifarei le stesse cose che ho fatto il 25 aprile di quest'anno: dare la mano per primo agli esponenti della Brigata Ebraica e partecipare attivamente alla commemorazione. Anche l'anno prossimo alla giornata della Liberazione sarò presente perché è di tutti e non solo di una parte politica. Chiedo invece il non ripetersi della figuraccia avvenuta quest'anno, con i fischi e gli insulti da parte di alcuni estremisti. Visto che mi sono state chieste spiegazioni e scuse pubbliche, chiedo altrettanto a chi ha fischiato il 25 aprile. Detto questo faccio pubblica ammenda per le foto pubblicate in passato. Grazie».

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