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4.000 alberi persi in 15 anni a Cinisello, Dalla Costa: «20% in meno e il cemento cresce»

L'ex consigliere comunale Giancarlo Dalla Costa analizza: «Il dato è drammatico, dopo 15 anni siamo passati dai 20.000 alberi del 2004 ai 16.121 del 2019. Ghilardi si impegni per stanziare fondi per piante un albero per ogni nato o residente»

«Più cemento e meno alberi a Cinisello Balsamo». E' questo l'allarme lanciato da Giancarlo Dalla Costa, ex consigliere comunale dei Verdi e del MoVimento 5 Stelle che porta un'analisi puntuale di quanto accaduto agli alberi in città negli ultimi anni.

Questa la lucida analisi di Dalla Costa che riportiamo integralmente:

«Nella nostra città aumenta il cemento e diminuiscono gli alberi, attenzione all'ambiente solo a parole e nei programmi elettorali. Riordinando la libreria mi è capitato tra le mani un libretto edito nel 2004 dal Comune di Cinisello Balsamo dal titolo “Alberi in città, trattarli bene conviene” e mi sono ricordato di una recente interrogazione del consigliere comunale Luigi Vavassori del Movimento 5 Stelle che chiedeva conto all’amministrazione comunale del bilancio arboreo comunale attualizzato al 2019».

«Il dato è drammatico, dopo 15 anni siamo passati dai 20.000 alberi del 2004 ai 16.121 del 2019. Il presunto “ambientalismo” dei nostri amministratori riusciva a deliberare negli anni nuove valanghe di cemento in città, ma sono stati incapaci di piantumare nuovi alberi in sostituzione di quelli che morivano, infatti a oggi vi sono 1571 ceppaie (tornelli con alberi segati) e 1332 fallanze (tornelli dove prima insistevano alberi mentre ora sono state coperte con catrame o cemento)».

«Questa incapacità non è riconducibile alla scarsa attenzione di salvaguardia ambientale, ma a una precisa volontà della politica di privilegiare il cemento nell’azione amministrativa, infatti oggi la nostra città vanta un negativissimo consumo del suolo arrivato al 75%».

«Oltre a ciò gli amministratori rispettosi dell’ambiente solo a parole o nei programmi elettorali, per decenni non sono stati in grado nemmeno di dare attuazione alle leggi dello Stato n. 113 del 29/1/1992 e n. 10 del 14/1/2013 che prevedono la piantumazione di un albero ogni nato o minore adottato».

«A Cinisello Balsamo ogni anno ci sono circa 600 neonati e, se la politica avesse rispettato la legge e i propri programmi elettorali a favore dell’ambiente, dal 2004 a oggi avremmo 9.000 alberi in più e non 3.000 in meno».

«Giova ricordare che il Partito Democratico di Cinisello Balsamo nel 2016 aveva votato contro un OdG presentato dal M5S che chiedeva appunto il rispetto della legge, per fortuna l’impegno passò lo stesso perché vi furono tre astenuti nella sinistra e il consigliere Amariti, appena diventato padre, votò a favore».

«La tristezza che ne conseguì fu l’obbligo di scrivere questa azione nei doveri dell’amministrazione senza però stanziare fondi a bilancio, così che questa importante conquista restò inattuata».

«Ora c’è una nuova maggioranza da oltre un anno guidata dal giovane Giacomo Ghilardi, recentemente diventato papa, chissà se vorrà seguire il cattivo esempio dei predecessori o stanzierà a bilancio una somma adeguata per rispettare la legge e dare almeno un albero per ogni residente».

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