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Bilancio 2020-2022: razionalizzare le spese, preservare i servizi, sale l'Irpef, cala la Tari

Con la presentazione in consiglio comunale del "Bilancio Previsionale 2020-2022, ha preso il via nella serata di lunedì 13 luglio l'iter per l'approvazione del documento finanziario dell’ente. Tutti i numeri nel dettaglio con la nota dolente dell'aumento dell'Irpef all'8 per mille

Con la presentazione in consiglio comunale del "Bilancio Previsionale 2020-2022, ha preso il via nella serata di lunedì 13 luglio l'iter per l'approvazione del documento finanziario dell’ente.

Il pareggio vede 114.553.628 euro di entrate e spese nel 2020, la cifra scende a 81.544.881 euro nel 2021 e a 81.011.561 euro nel 2022.

A spiegare il tutto il sindaco Giacomo Ghilardi: «Siamo di fronte a un bilancio condizionato dal debito fuori bilancio riferito al contenzioso Caronte, eredità del passato, a cui noi spetta necessariamente far fronte: una cifra consistente di ben 5,5 milioni che ha impedito la piena realizzazione degli obiettivi prefissati e ci ha imposto alcune scelte per far quadrare i conti».

Prosegue il primo cittadino: «Nonostante ciò ci siamo dati alcune priorità irrinunciabili quale in particolare non sacrificare i servizi per i cittadini. Siamo riusciti a contenere le spese, pur con un'altra difficoltà da affrontare, l'emergenza sanitaria ancora in corso che ha portato a maggiori spese non previste».

L'assessore al bilancio e ai tributi Valeria De Cicco scende nel dettaglio: «Il debito fuori bilancio sarà coperto per 1,8 milioni di euro con risorse accantonate, il rimanente resta a carico del bilancio corrente. Per la parte restante avremmo dovuto aumentare l'Irpef e le aliquote Imu, ma grazie alla razionalizzazione delle spese siamo riusciti a recuperare 360.000 euro e, con l'approvazione del consuntivo, abbiamo sbloccato e accantonato ulteriori risorse così da scongiurare l'aumento dell'Imu».

Poi la nota dolente: «Purtroppo, nostro malgrado, per i restanti 2 milioni di euro dovremo ricorrere obbligatoriamente all'aumento dell'addizionale Irpef. Grazie a una migliore gestione del servizio siamo riusciti a ridurre la Tari. Inoltre il potenziamento del sistema informatico, già implementato nel 2019, consentirà una più rapida attività di controllo della gestione delle entrate per il prossimo triennio».

L'addizionale Irpef passerà quindi dal 7 all' 8 per mille. Diminuiranno le tariffe della Tari con un maggior equilibrio tra le utenze domestiche e quelle non domestiche (commercianti e imprese), grazie a una migliore gestione del servizio che ha portato a una diminuzione dei costi di circa 300mila euro rispetto al 2019.

In questo caso per tutti ci sarà un risparmio, con una particolare attenzione per le attività commerciali, fortemente penalizzate negli anni precedenti e in questi mesi dal lockdown.

L'emergenza sanitaria ha comportato una riduzione delle entrate correnti: dalle minori imposte (pubblicità, soggiorno) e tasse (occupazione di suolo pubblico) ai minori proventi da servizi (asili nido, refezione scolastica, centri estivi), da parcheggi e da sanzioni amministrative.

Una riduzione che è stata coperta solo in minima parte da trasferimenti statali (Decreto Rilancio) per 420mila euro.

Di contro sono aumentate le spese correnti per l'acquisto dei dispositivi di protezione, per la sanificazioni delle strade e degli ambienti, per la posa di attrezzature di contrasto al virus (pareti vetrate e plexiglass) necessarie per garantire sicurezza ai dipendenti e agli utenti.

La De Cicco aggiunge: «I servizi alla persona e l'educazione sono stati considerati delle priorità. Risorse per oltre 470mila euro derivanti da contributi statali e donazioni sono servite per finanziare generi alimentari e di prima necessità per le famiglie in difficoltà. Tra le spese più significative di questi mesi 350mila euro per buoni spesa; 70mila euro per contributi economici; 180mila contributo scuole paritarie; 20mila contributo servizi educativi per l'infanzia privati; 350mila euro per la sperimentazione di Cini Summer 2020».

Prosegue l'assessore: «Tutti segnali di attenzione per le famiglie e per quelle realtà duramente colpite a seguito dell'emergenza».

Quanto alle spese correnti, nel 2020 la voce più consistente riguarda il settore sociale con 9,8 milioni di euro, seguono la spesa per gli asili nido con 6,3 milioni di euro e la sicurezza con 4,1 milioni di euro. Per la cultura si spenderanno 3,5 milioni di euro; 2,3 per l'istruzione, per lo sport 1,3 milioni, per la viabilità 2,9 milioni.

La cifra destinata agli investimenti per il 2020 è oltre 31 milioni di euro. Nel triennio non è previsto il ricorso al debito per finanziare opere pubbliche. Si procederà, quindi, in parte con autofinanziamento e, dove è possibile, attingendo a contributi pubblici di altri enti.

Unica eccezione è la stipula di debito a lungo termine, a partire dall’annualità 2022 del bilancio, per la realizzazione del prolungamento della M5 fino a Monza con tre fermate sul territorio di Cinisello Balsamo, un'opera considerata strategica dall'amministrazione.

I principali interventi sono previsti per la manutenzione del patrimonio comunale e dell'edilizia scolastica, per la sicurezza stradale, per l’ambiente e il territorio.

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