Codice etico per i dipendenti, Trezzi: «Anche per i politici»
Il Comune di Cinisello recepisce il codice di comportamento etico per tutti i dipendenti (anche consulenti e collaboratori). All'interno anche norme anti regali e conflitti d'interessi
Anche il Comune di Cinisello Balsamo recepisce il codice di comportamento etico per tutti i suoi dipendenti. Pubblicato il 4 giugno sulla Gazzetta Ufficiale, il testo (DPR n.62/2013) va a integrare la normativa in materia di prevenzione e contrasto della corruzione e illegalità.
Il codice, comunicato a tutti i dipendenti comunali di Cinisello, definisce i principi generali che sono tenuti ad oservare: diligenza, integrità, correttezza, trasparenza, imparzialità, orientando l’azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia.
Tra le novità, l’estensione delle disposizioni anche a tutti i collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico, a tutti i titolari di organi e/o incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, e infine anche ai collaboratori di imprese che forniscono beni o servizi e che realizzano opere a vantaggio dell’amministrazione.
Un articolo riguarda regali e compensi: vengono ammessi soltanto in caso si configurino come omaggi d’uso di modico valore, nell’ambito delle relazioni di cortesia. I regali non possono comunque, a titolo valoriale, superare i 100 euro.
Con l’intento poi di scongiurare la generazione di conflitti d’interesse, il codice inserisce il divieto per i dipendenti di assumere incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto durante il biennio antecedente, un coinvolgimento economico in attività o disposizioni attinenti all’ufficio di appartenenza.
«Disposizioni altrettanto dettagliate dovrebbe essere previste per gli organi politici. - dichiara il sindaco Siria Trezzi - I cittadini chiedono istituzioni virtuose, efficienti e trasparenti, e al raggiungimento di questo obiettivo devono concorrere sia gli amministratori che i politici. In ogni caso prevedo di consegnare il codice a tutti i componenti delle aziende che verranno prossimamente nominati».
I dipendenti sono chiamati anche, nel caso in cui facciano parte, quali membri, di associazioni le cui sfere d’interesse siano implicate o possano comunque interferire con lo svolgimento dell’attività dell’ufficio, a segnalare la suddetta appartenenza. Sarà poi il datore di lavoro a valutare l’opportunità dell’adesione dei dipendenti a questi soggetti associativi. Il divieto, tuttavia, non è esteso alla partecipazione a partiti politici o sindacati.
Il codice contiene anche una specifica sezione riservata ai dirigenti. Quest’ultimi, infatti, sono tenuti a notificare il possesso di partecipazioni azionarie o, comunque, la detenzione di interessi, anche da parte del coniuge, in società o soggetti che abbiano assidue relazioni con gli uffici da loro amministrati. I dirigenti devono fungere da esempio per il restante personale assumendo un comportamento imparziale. Tra i compiti spiccano: l’assicurazione del benessere organizzativo nella struttura a cui è preposto e un’equa e proficua distribuzione dei carichi di lavoro, tenendo conto delle attitudini e professionalità.
