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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Donato Frisia

Trezzi: «Saniamo l'abuso di via Frisia sensa forzare la mano», la comunità islamica potrebbe ricorrere al Consiglio di Stato

Così il sindaco: «In questa fase, come amministrazione, occorre essere cauti poiché ci sono dei passaggi importanti da rispettare per legge e dovuti. Forzare la mano risulterebbe controproducente. In ogni caso le regole sono uguali per tutti»

«Abbiamo vinto il ricorso al Tar rispetto all’abuso edilizio commesso nell’immobile a destinazione industriale di via Frisia, ora agiremo come previsto dalla legge per far eseguire la decisione. Notificheremo la sentenza al Centro Culturale Islamico, il quale avrà 3 mesi a disposizione per sanare l’abuso, tuttavia potrebbe decidere anche di ricorrere al Consiglio di Stato. Dal canto nostro metteremo in atto tutti i passi necessari previsti per il ripristino dei luoghi».

Con queste parole il primo cittadino Siria Trezzi spiega quale prassi per legge si deve seguire dopo la decisione del Tar che ha imposto alla comunità islamica il rispetto della destinazione d’uso urbanistica della sede.

Il tutto ha come contorno la decisione della comunità islamica di via Frisia di continuare per il momento le attività religiose nel capannone industriale e della sua intenzione di impugnare la sentenza al Consiglio di Stato.

Prosegue Trezzi: «In questa fase, come amministrazione, occorre essere cauti poiché ci sono dei passaggi importanti da rispettare per legge e dovuti. Forzare la mano risulterebbe controproducente. In ogni caso le regole sono uguali per tutti i cittadini».

Con la suddetta frase il sindaco vuole chiarire la posizione del Comune e rispondere alle critiche piovute dalla Lega Nord (da sempre in prima linea su questa vicenda) che per voce dei consiglieri comunali e regionali Ghilardi e Colla ha tuonato: «Va ripristinata la legalità».

Riassumendo la vicenda di via Frisia: uutto è cominciato nel luglio del 2014, quando il Comune aveva riscontrato, a seguito di controlli, che nel capannone si svolgevano delle attività non compatibili con la destinazione industriale ed erano stati riscontrati interventi di natura edilizia di modifica dei locali non autorizzati.

L’amministrazione aveva ordinato il ripristino dello stato dei luoghi e della destinazione d’uso, l’associazione islamica aveva poi presentato un ricorso, fino al pronunciamento dei giorni scorsi del Tar che ha dato ragione al Comune di Cinisello Balsamo.

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