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La Paganelli celebra il "Giorno della Memoria", ed è grande successo per la pièce teatrale

Grande successo per la pièce teatrale andata in scena il 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria, presso l'Auditorium la Verdi di Milano. Ecco il racconto di quanto è andato in scena

Grande successo per la pièce teatrale andata in scena il 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria, presso l’Auditorium la Verdi di Milano.

Un evento speciale dedicato ai ragazzi delle scuole medie e superiori per mantenere viva la memoria di un durissimo periodo storico, dove il dolore e la negazione hanno segnato molti anni del secolo scorso.

La Filarmonica Paganelli sul palcoscenico dell’Auditorium ha dato vita al racconto delle testimonianze di coloro che sono stati protagonisti dell’eccidio più grande della storia.

Le parole e la musica si sono intrecciate tra loro sottolinenando l’orrore della Shoah ogni parola e ogni nota si sono legate tra loro con l’obiettivo di raggiungere il pubblico nei sentimenti più profondi.

Gli attori che si sono alternati recitando le pagine di memoria, hanno raccontato la storia di coloro che sono stati perseguitati ma anche quella dei persecutori.

Le note di apertura di Traumerei eseguite da Alessandra ed Erika Ripamonti hanno subito catturato l’attenzione. Una delicatissima performance per un pezzo che Schumann non avrebbe mai pensato potesse diventare uno dei simboli dell’orrore.

La voce di Gianfranco Barili nella parte di una SS che pronuncia le frasi che giustificano le sanguinose azioni contro l’umanità, che elenca le regole imposte dal partito nazista e la durezza di una convizione che non ha ragione, sono arrivate al pubblico come un pugnale.

La lettura del diario di Anna Frank, le delicate pagine di questo testo sono state riportate dalla voce di Costanza Faravelli, che le ha narrate con una immensa dolcezza, al punto di fare sembrare i presenti come testimoni attivi della sua vita.

La tristezza della testimonianza di un sopravvissuto nella recitazione di Davide Tosetto che ha trasmesso l’immenso dolore provato dal protagonista, imprigionato nel canile e torturato durante la sua prigionia. La musica ha poi sottolineato alcuni interventi.

Eccellenti le interpretazioni vocali di Francesca Mercuriali, che, accompagnata magistralmente al pianoforte da Antonio Panzera, ha aperto una finestra sulla musica trasmessa dalle radio dell’epoca.

Ed infine la Filorchestra della Filarmonica Paganelli, diretta dal Maestro Donatella Azzarelli, che ha proposto brani legati al repertorio Klezmer, colonne sonore da Schindler’s List e La Vita è bella, marce di regime eseguite con la stessa durezza e solennità di allora e un brano tratto dall’opera teatrale Brundibar scritto a Therezin

La Filorchestra ha saputo trasmettere al pubblico, sotto la guida della loro direttrice, la delicatezza di quelle note che nell’opera originale sono eseguite dai bambini.

Nonostante lo spettacolo fosse così duro e articolato, il giovane pubblico in sala e gli insegnanti presenti ne sono rimasti profondamente colpiti e commossi. Uno spettacolo che ha lasciato il segno e che ha dimostrato che nonostante l’orrore le parole e la musica esistono, resistono e si legano indissolubilmente.

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