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Nel Milanese casa confiscata alla mafia diventa dei cittadini

A Cinisello Balsamo l'immobile verrà restituito alla collettività

Un immobile confiscato alla mafia e restituito alla collettività. Succede a Cinisello Balsamo dove l'abitazione dopo la ristrutturazione verrà utilizzata per scopi sociali.

Dopo l’assegnazione della cittadinanza onoraria di Cinisello Balsamo a Nicola Gratteri, il magistrato in prima linea nella lotta contro la mafia, avvenuta con una cerimonia ufficiale il 6 dicembre scorso, il consiglio comunale della cittadina a nord est di Milano chiude le sedute del 2021 con l’approvazione all’unanimità di una delibera che veicola lo stesso messaggio, ovvero la lotta all'illegalità, con l’acquisizione al patrimonio pubblico di un bene immobile confiscato alla criminalità organizzata, gestito dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati e assegnato al Comune di Cinisello.

L’immobile acquisito potrebbe diventare una residenza per coniugi separati o destinata a persone o famiglie con difficoltà abitative. “Si tratta di un atto concreto ma anche dal grande valore simbolico, che traduce nei fatti lo spirito di lotta all’illegalità che anima le forze politiche di Cinisello Balsamo - afferma l'assessore al patrimonio Enrico Zonca -. Questa acquisizione al patrimonio comunale è una forma di restituzione ai cittadini di qualcosa che era stato indirettamente loro tolto con metodi criminali. La confisca e l’obbligo da parte dei Comuni di utilizzare questi beni immobili per scopi sociali è il miglior modo per rispondere alla criminalità organizzata: con servizi utili alla cittadinanza”.

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