Bicocca lascia Villa Forno, M5S: «Quale destino per gli spazi e lo studentato?»
Il MoVimento 5 Stelle critica il silenzio della giunta comunale sull'addio dell'università Bicocca e si chiede quale sarà il destino di quegli spazi lasciati vuoti in Villa di Breme Forno e dello studentato le cui «sinergie vengono meno»
Il MoVimento 5 Stelle dice la sua in merito alla notizia agostiana dell'addio da parte dell'università Bicocca che aveva trovato "casa" per 12 anni in Villa di Breme Forno. Al di là della perdita di prestigio e culturale per Cinisello Balsamo, ora si apre una riflessione su quale sarà il destino di quegli spazi lasciati vuoti e dello studentato.
A parlare per il M5S è il consigliere comunale (nonchè capogruppo) Luigi Andrea Vavassori che fa una dettagliata disamina della situazione, criticando l'amministrazione comunale di centrodestra:
«Abbiamo saputo dai mezzi di comunicazione che l’università Bicocca ha lasciato la Villa Forno portando via tutto quello che era di sua proprietà come arredi, materiali didattici, sala informatica, biblioteca, etc…in quanto non piu’ interessata a svolgere attività in Villa Forno».
«Purtroppo nè sul sito del Comune nè sulla pagina FB del sindaco compare questa notizia che riteniamo importante per la cittadinanza».
«La gestione di Villa Forno era uno dei punti critici che assillavano la giunta Ghilardi in quanto il contratto con l’università Bicocca era scaduto nel 2017 e bisognava decidere cosa fare di Villa Forno».
«Infatti il 6 agosto 2019 il Comune aveva pubblicato una manifestazione di interesse per chi fosse interessato alla gestione di Villa Forno. Il M5S con le interrogazioni del 6-9-2019 e 28-9-2020 aveva chiesto alla giunta quale fosse la situazione di Villa Forno».
«Le risposte sono state che al momento non c’è nessun interesse da parte di privati a gestire Villa Forno. Nell’interrogazione del settembre 2019 il M5S aveva chiesto anche quale fosse la situazione dello studentato di Via Martinelli 44 che il Comune aveva dato in concessione per 30 anni all’università Bicocca che prevedeva una sinergia con quanto svolto in Villa Forno».
«Infatti si specificava al punto: “12) Tale progetto, presentato al Ministero dell’Università e della Ricerca ai sensi e nei termini di cui ai DD.MM. nn. 26-27 del 2011 sopra citati, prevede la realizzazione di 44 posti letto, di cui 2 destinati agli studenti diversamente abili, con soggiorno e cucine collettive e ulteriori spazi con funzioni di supporto alla residenza, nell’adiacente struttura di “Villa Breme Forno”, quali biblioteca, sale studio, sale ricreative, Bar caffetteria”».
«Inoltre si chiedeva se il canone previsto dalla concessione fosse congruo perché è previsto al punto : “3.Di approvare il corrispettivo d'uso che l'Università degli Studi di Milano Bicocca corrisponderà al Comune di Cinisello Balsamo, per l'utilizzo in concessione d'uso dell'immobile sito in Via Martinelli, 44 di mq. 1314, fissato in 25.000,00= oltre IVA, cui€ realizzerà residenze universitarie per studenti, che sarà accertato con successivo atto sul codice 3020571 capitolo 571001 denominato: “Gestione del Patrimonio Immobiliare: Fitti reali di fabbricati” del bilancio 2014”».
«Considerato che i posti letto sono 44 risulta quindi che ogni posto letto paga al Comune circa 600 €/anno valore che sembra molto fuori mercato».
«Con l’abbandono dell’Università Bicocca di Villa Forno anche le sinergie con lo studentato vengono meno e questo pone delle domande alla giunta ovvero se è ancora valida e coerente la convenzione con l’università Bicocca dello studentato. Comunque dopo 3 anni ancora non si sa ancora cosa fare di Villa Forno anche se l’assessore Zonca ha affermato che vuole trasferirvi il nuovo Ufficio Europa».