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Giovedì, 28 Marzo 2024
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PD, M5S e Cinisello Balsamo Civica: «Sull'Irpef la giunta sta prendendo in giro i cittadini»

Le tre forze politiche di opposizioni uniscono gli sforzi e polemizzano sulle scelte, in materia di addizionale Irpef, prese dalla giunta Ghilardi: «Dopo l’aumento del 2020, il centrodestra concede ai cittadini il corrispettivo di una pizza e non fa nulla per i redditi più bassi»

Partito Democratico, la lista civica "Cinisello Balsamo Civica" e il MoVimento 5 Stelle di Cinisello Balsamo si uniscono in coro nel criticare le scelte in materia fiscale (nello specifico sull'addizionale Irpef) da parte dela giunta di centrodestra locale. E lo fanno scrivendo nel comunicato congiunto, che segue, che spiega nei dettagli la polemica:

«2020 era stato l’anno dell’aumento dell’addizionale Irpef fino alla soglia massima dello 0,8% e della cancellazione totale della soglia di esenzione sotto i 15,000 euro di reddito. Una scelta, in particolare quest’ultima, molto dolorosa, che era stata motivata dal centrodestra come un intervento eccezionale».

«Talmente eccezionale che il consiglio comunale aveva poi approvato un ordine del giorno che impegnava il sindaco e la giunta a “a ripristinare, in occasione dell'approvazione delle aliquote e del bilancio di previsione 2021, nel rispetto degli equilibri di bilancio, l'aliquota precedente e la fascia di esenzione, secondo i criteri stabiliti dal regolamento”».

«Giunti alla seduta del consiglio comunale del 2021 è arrivata la doccia fredda: l’amministrazione ha portato una proposta quasi simbolica, con una riduzione di 0,05 punti...che per il reddito medio di un cinisellese (circa 20.000 euro) corrisponde a 10 euro l’anno, più o meno al prezzo di una pizza».

«Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Cinisello Balsamo Civica hanno pesantemente contestato questa decisione: perché venute meno le uscite eccezionali del 2020, il centrodestra non è tornato ai valori del 2019 e non ha ripristinato la soglia di esenzione? Le difficoltà di bilancio legate alla pandemia non reggono come motivazione, basta considerare i milioni di euro ricevuti dal governo lo scorso anno, risorse che hanno consentito al sindaco di farsi bello vantando la riduzione della TARI per i commercianti, il finanziamento di scuole e centri estivi, ed altri interventi».

«Ma anche tenendo per buono l’assunto della mancanza di risorse, appare comunque assurdo l’ordine di priorità del centrodestra. Con le medesime risorse, sarebbe stato possibile ripristinare la quota di esenzione per i redditi fino a 15.000 euro, un intervento quello si ben più impattante: per una famiglia monoreddito con 1000 euro lordi al mese, si sarebbe tradotto in un risparmio di circa 100 euro netti all’anno».

«Una scelta significativa in una città come Cinisello Balsamo che è una di quelle con il reddito procapite inferiore in Città Metropolitana e in cui la crisi economica e la pandemia si stanno facendo pesantemente sentire proprio sulle famiglie con i redditi più bassi».

«Con queste motivazioni, le forze di minoranza hanno presentato alcune proposte di modifica, nel tentativo in primis di riportare l’addizionale ai valori del 2019 e, in secondo luogo, di ripristinare almeno la soglia di esenzione. Tutte proposte che sono state rifiutate».

«Dopo non aver mantenuto quanto promesso nel 2020, la giunta Ghilardi dimostra ancora una volta di essere lontana dai bisogni dei cinisellesi e di spendere in modo completamente inefficiente i loro soldi».

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